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    La nave-ospedale della Liguria affidata da Toti all’imprenditore amico: sconsigliata dagli esperti, costosa, inquina. Ed è semi-vuota

    Di Elisa Serafini
    Pubblicato il 7 Mag. 2020 alle 15:11 Aggiornato il 8 Mag. 2020 alle 15:52

    La nave-ospedale della Liguria affidata da Toti all’imprenditore amico

    Una “nave ospedale”, con tanto di festa di inaugurazione, varo e, ovviamente, molti soldi pubblici. Peccato che la nave non possa essere tecnicamente definita “nave ospedale”, in quanto non si tratta di una nave militare ospedaliera –  come ad esempio l’americana Confort – ma di un traghetto di proprietà di un armatore privato: una nave nata per trasportare viaggiatori all’interno del Mediterraneo. La nave è la Splendid, di Grandi Navi Veloci (Gnv), di proprietà al 50% dell’armatore Gianluigi Aponte, attuale numero uno di Msc.

    Ad inaugurarla, alla fine di marzo ci sono l’assessore alla Sanità in quota Lega, Sonia Viale, e il presidente della Regione, Giovanni Toti. La struttura navale non è però tra le più adatte ad ospitare pazienti infettivi, e questo viene fatto notare da diversi esperti.

    “Usare una nave per ospedalizzare pazienti Covid-19 è folle: sulla nave circola la stessa aria, a parte nelle poche cabine predisposte dal Rina (Registro italiano navale ed aeronautico, ndr) con circolazione di aria autonomia, in più non esiste personale qualificato o addestrato. I pazienti con Covid-19 dovevano e dovrebbero andare in ospedali o strutture ideati per quelle funzioni”, racconta a TPI la dottoressa Isabella Susy De Martini, ufficiale medico di bordo, già docente universitaria presso la University of Pennsylvania ed ex eurodeputata. Anche la Regione Friuli Venezia Giulia ha attivato un progetto di nave ospedale per ospitare i ricoverati Covid-19 delle case di riposo. La scelta è stata duramente contestata dalle opposizioni.

    L’intervento dell’Ufficio di Sanità Marittima – documento esclusivo
    Ad accorgersi di questo problema è stato anche l’Ufficio ligure di Sanità Marittima, ente del ministero della Salute che si occupa della vigilanza igienico-sanitaria su mezzi navali. In un documento esclusivo pubblicato da TPI si legge che l’istituto già a marzo segnalava la mancata comunicazione da parte della Regione Liguria all’ente ministeriale, indicando di notificare tutti i successivi sbarchi e imbarchi. Uno dei rischi individuati dal Ministero è quello di aver messo in pericolo il personale di bordo. Elemento confermato anche da medici ed esperti.

    I soldi pubblici, le navi aperte e gli ospedali chiusi
    L’accordo economico tra la Regione Liguria e l’armatore Aponte prevedeva una soglia di 1,3 milioni di euro per il primo mese di attività. Nel programma tv Sono le venti, in onda sul Nove, il giornalista Peter Gomez aveva segnalato che il primo modulo attivato sulla nave era costato 1.150 euro al giorno a paziente, circa dieci volte in più di quanto sarebbe costato un analogo posto letto in una struttura sulla terraferma. Contribuenti ed enti pubblici hanno dovuto accollarsi i costi carburante, di circa 160.000 euro al mese, quelli del personale di bordo (35.000 euro) e altre spese legate alla nave.

    Non solo, mentre si inaugurava una nave ospedale, si escludevano strutture pubbliche (caserme e poli ospedalieri vuoti), una dinamica che ha scatenato le polemiche dell’opposizione in Regione, con il Pd che ha tuonato contro il governatore Toti e l’assessore Viale.

    Quel viaggio di Toti, Rixi a “casa” dell’armatore
    I rapporti tra l’armatore Gianluigi Aponte e il governatore Giovanni Toti sono sempre stati cortesi. A dimostrarlo sono i molti tweet del governatore in cui viene citato Aponte, e un curioso viaggio avvenuto nel 2017 e raccontato allora da Repubblica nel quale il sindaco di Genova Marco Bucci, Edoardo Rixi (allora assessore regionale allo Sviluppo economico), poi divenuto viceministro alle Infrastrutture in quota Lega del governo giallo-verde, e altri imprenditori erano volati a Ginevra su un aereo privato per incontrare l’armatore Aponte presso la sede di Msc.

    Già all’epoca l’ipotesi di presunti conflitti di interesse tra pubblico e privato era stata sollevata dal capogruppo al Comune di Genova del Pd, Alessandro Terrile, che aveva definito la vicenda una “roba da Sudamerica”. Uno dei principali soci di Aponte (condivide con lui una importante partecipazione nella società Terminal Rinfuse di Genova) è l’imprenditore Aldo Spinelli, ex presidente del Genoa, finanziatore della Fondazione politica di Giovanni Toti. Anche Spinelli aveva viaggiato insieme ai politici liguri per raggiungere Aponte a Ginevra.

    La nave-ospedale della Liguria: come è stato deciso questo affidamento?
    L’affidamento a Gnv è avvenuto attraverso una delibera del 23/4/2020 di A.Li.Sa, azienda della Regione Liguria, controllata politicamente dall’assessorato della leghista Viale. La delibera menziona un affidamento di Regione Liguria ad Alisa di 10 milioni di euro che vengono quindi investiti dall’ente in vari servizi. Nella delibera viene evidenziato che la Protezione civile può operare in deroga alla disciplina sul Codice degli appalti. L’affidamento a Gnv è quindi avvenuto senza gara. A fine marzo erano 21 i pazienti ospitati sulla nave. Ad oggi questo numero non è noto, mancando comunicazioni ufficiali sia sul sito di Alisa che su quello della Regione Liguria.

    Oggi, giovedì 7 maggio, le opposizioni in Regione (M5S, PD, Italia Viva e Linea Condivisa) hanno avviato l’iter per ottenere la commissione d’inchiesta sulla gestione dell’emergenza Covid-19. L’obiettivo è verificare se i processi messi in atto siano stati corretti dal punto di vista dei costi e dei risultati.

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