Nave Mare Jonio sequestro – Il Viminale ha deciso di permettere alla nave umanitaria Mare Jonio di sbarcare nel porto di Lampedusa nonostante le dichiarazioni rilasciate nella sera del 9 maggio dal ministro dell’Interno, Matteo Salvini.
La notizia è stata data da Palazzo Chigi.
L’imbarcazione, una volta approdata, sarà sequestrate dalle forze dell’ordine e da quel momento la palla passerà nella mano della Procura di Agrigento, a cui spetterà il compito di valutare se confermare il sequestro della nave o restituirla a Mediterranea.
Lo sbarco – Intorno alle 10.50 era giunta la notizia, data dalla Ong Mediterranea Saving Humans tramite il suo account Twitter, che l’imbarcazione umanitaria si stava dirigendo verso il porto di Lampedusa per completare le operazioni di sbarco dei 30 migranti salvati al largo della Libia (Qui la notizia completa)
Alle 7.30 la Mare Jonio aveva contattato le autorità per chiedere di ricevere un porto sicuro in cui attraccare dopo essere entrata in acque territoriali italiane.
Il salvataggio – Nella serata del 9 maggio la nave della Ong Mediterranea Saving Humans ha soccorso 30 migranti al largo delle coste della Libia: tra questi ci sono donne incinte e una bambina di un anno, oltre a 5 minori.
Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha subito commentato la notizia: “Un conto è una nave della Marina Militare, che attraverso il suo ministro di riferimento si assumerà le proprie responsabilità, un altro una nave di privati o dei centri sociali come la Mare Jonio. Per loro, i porti restano chiusi”.
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