Napoli, morto operaio di 20 anni: era rimasto incastrato in un macchinario che tritura spezie
Continua la strage sul lavoro. Oggi nel napoletano due operai hanno perso la vita a seguito di incidenti sul lavoro. Raffaele Vergara, 20 anni, è morto sul colpo dopo essere rimasto incastrato in un macchinario utilizzato per la macina delle spezie. Il giovane lavorava in un consorzio industriale di Frattamaggiore, presso la ditta Delifood.
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del Nil di Napoli e i colleghi del nucleo investigativo di Castello di Cisterna oltre al personale dell’Asl napoli 2 Nord. In corso anche i rilievi tecnici per ricostruire l’accaduto, mentre il macchinario è stato sequestrato. Gli inquirenti stanno ascoltando i colleghi del giovane e i titolari della ditta. Il 20enne di Crispano era considerato una promessa del calcio. Il 2 luglio scorso aveva rinnovato il contratto con la Virtus Afragola con cui aveva giocato due giorni fa.
Il sindaco di Crispano, Michele Emiliano, ha annunciato che sarà proclamato il lutto cittadino. “Questo tragico evento impone un impegno forte e non più rinviabile da parte di tutti sui temi della sicurezza sui luoghi di lavoro. È necessario che, da parte di tutti i soggetti interessati a questo importante e delicato tema, sia ancora più forte il senso di responsabilità per evitare incidenti inaccettabili in un paese come l’Italia”, ha scritto su Facebook.
Sempre nel napoletano, un altro operaio è morto in un cantiere di San Giuseppe Vesuviano. Il 59enne Raffaele Foresta si è spento per le ferite riportate dopo una caduta. Anche su questo caso stanno indagando i carabinieri. Nei primi cinque mesi di quest’anno 358 persone sono morte a seguito di incidenti sul lavoro.