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    Mugello, accertamenti della procura su precedente “fuga” del fratellino di Nicola

    credit: ansa foto
    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 24 Giu. 2021 alle 11:57 Aggiornato il 24 Giu. 2021 alle 12:01

    È stato ritrovato sano e salvo Nicola Tanturli, il bambino di quasi 2 anni che era scomparso nelle campagne del Mugello la sera di lunedì 21 giugno. A ritrovare il piccolo è stato Giuseppe Di Tommaso, il giornalista Rai, inviato de “La vita in diretta”, per una fortunata coincidenza: è sceso dall’auto all’improvviso per un attacco di panico e ha sentito dei lamenti. Quei lamenti erano di Nicola che era precipitato in una scarpata a circa 3 km da casa. Una storia a lieto fine eppure, come fa notare Dagospia, ci sono particolari che non tornano nel ritrovamento del piccolo di Molino di Campanara, zona rurale nel Comune di Palazzuolo sul Senio, in provincia di Firenze.

    Secondo quanto riportato da Repubblica, la Procura ha aperto un fascicolo, ma almeno per il momento – confermano fonti vicine agli inquirenti – senza indagati, né ipotesi di reato. Per i carabinieri il piccolo si sarebbe allontanato da solo, vagando poi per i boschi circostanti la casa dove vive con i genitori. Le indagini vengono coordinate dal pm Giulio Monferini, e portate avanti dai militari dell’Arma della compagnia di Borgo San Lorenzo e del comando provinciale. La procura dei minori, da par sua, osserva la vicenda per quanto concerne eventuali violazioni dei doveri genitoriali.

    Tra gli elementi al vaglio di chi indaga ci sarebbe un precedente allontanamento da casa, da parte del fratello maggiore di Nicola: “Secondo quanto raccontato da alcuni abitanti della zona – che nei prossimi giorni potrebbero essere convocati dai carabinieri – anche il fratellino maggiore, che oggi ha 4 anni, in passato si sarebbe allontanato da casa. Avrebbe percorso da solo circa un chilometro, fin quasi all’“ecovillaggio” di Campanara, e solo più tardi i genitori si sarebbero accorti della sua assenza.

    L’altra questione riguarda i sandali indossati da Nicola al momento del ritrovamento. Per chi indaga, l’ipotesi – tutta da accertare – non è da escludersi: Nicola viene descritto come “vispo, molto autonomo, abituato a girare intorno casa”. Meno dubbi desterebbero le tracce di sangue trovate sulla porta di casa: lunedì pomeriggio, mentre usciva col fratellino e la mamma, Nicola sarebbe scivolato “sbucciandosi” lievemente il sopracciglio.

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