L’ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio ed ex presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Antonio Catricalà, è stato trovato morto nel suo appartamento ai Parioli a Roma. Secondo quanto si apprende da fonti investigative, si sarebbe suicidato con un colpo di pistola. La Scientifica della Polizia sta provvedendo ai rilievi del caso.
Avvocato cassazionista, è stato magistrato del Consiglio di Stato della Repubblica italiana, presidente dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri con funzioni di segretario dello stesso, Viceministro al Ministero dello Sviluppo Economico. Il 30 giugno 2015 viene nominato presidente dell’OAM (Organismo per la gestione degli Elenchi degli Agenti in attività finanziaria e dei Mediatori creditizi). Il 20 aprile 2017 è stato nominato presidente di Aeroporti di Roma S.p.A..
Laureatosi con lode in giurisprudenza presso l’Università di Roma “La Sapienza”, dove è stato, peraltro, allievo di Pietro Rescigno, ha in seguito vinto il concorso in magistratura ordinaria, nonché superato l’esame di abilitazione da avvocato. Per due anni ha studiato economia, sociologia, storia e scienza dell’amministrazione presso l’Istituto Luigi Sturzo di Roma, ove è stato allievo di Federico Caffè. Successivamente è stato nominato per concorso consigliere e presidente di sezione del Consiglio di Stato della Repubblica italiana.
Il nome di Antonio Catricalà circolava anche di recente nel periodo del totoministri. Secondo alcune fonti il premier Draghi stava valutando anche lui come possibile candidato nella rosa dei nomi per la vicepresidenza del consiglio dei ministri.