Morto a 105 anni Bruno Segre, simbolo dell’antifascismo: “L’Italia perde un difensore dei valori della Resistenza”
Avvocato, giornalista e partigiano: si è spento nel Giorno della memoria, all’età di 105 anni, Bruno Segre. Simbolo dell’antifascismo, fu arrestato durante l’occupazione, poi ha trascorso la vita a battersi per i diritti e a testimoniare gli orrori del nazifascismo. “La memoria di Torino e di tutta l’Italia perde un difensore dei valori della Resistenza, dei diritti civili, dei più deboli, delle minoranza di qualsiasi colore o confessione”, ha ricordato il nipote, l’avvocato Ruben Segre.
Nato a Torino il 4 settembre 1918, si era laureato in legge nel 1940, ma, a causa delle leggi razziali, non aveva potuto esercitare la professione di avvocato perché figlio di un genitore ebreo.
Arrestato nel 1942 e detenuto per alcuni mesi nel carcere torinese delle Nuove, nel 1944 fu nuovamente imprigionato nella caserma di via Asti, a Torino, sede dell’ufficio politico investigativo della Guardia nazionale repubblicana. E’ stato anche consigliere comunale di Torino, capogruppo del Partito socialista, dal 1975 al 1980. Tra le sue tante battaglie politiche e legali, per i diritti civili, quella a favore della legge sul divorzio per cui noleggiò un aereo per lanciare migliaia di manifesti di propaganda sulla città.
“Ci ha lasciati Bruno Segre: oggi, nella Giornata della Memoria e nel giorno di apertura dell’anno giudiziario a Torino, dove durante gli anni delle leggi razziali a Segre fu vietato di esercitare la professione di avvocato. La sua scomparsa è ulteriore monito per tutti noi a difendere, ogni giorno, i valori della democrazia, dell’antifascimo e della libertà”, ha detto il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio.
“Proprio nel Giorno della Memoria ci lascia Bruno Segre, un torinese che ha dedicato la propria vita all’antifascismo, prima nella Resistenza poi nell’instancabile racconto ai più giovani. Perdiamo un riferimento e una fonte di ispirazione per la nostra comunità”, il ricordo della deputata M5s ed ex sindaca di Torino Chiara Appendino che ha aggiunto: “Addio, Bruno”.