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    È morto all’età di 63 anni Amedeo Ricucci, giornalista e storico inviato di guerra

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 11 Lug. 2022 alle 11:56 Aggiornato il 11 Lug. 2022 alle 12:18

    Si è spento all’età di 63 anni il giornalista Amedeo Ricucci, lavorava in RAI dal 1993. È stato inviato speciale di Professione Reporter, Mixer, TG1 e La Storia siamo noi, seguendo i più importanti conflitti degli ultimi vent’anni: Algeria, Somalia, Bosnia, Ruanda, Liberia, Kosovo, Afghanistan, Libano, Iran, Iraq Palestina, Tunisia, Libia, Siria. Era con Ilaria Alpi e Miran Hrovatin nel viaggio in Somalia, che il 20 marzo del 1994 si concluse con l’uccisione della giornalista del TG3 e del suo cameraman. Presente al momento dell’uccisione del fotografo del Corriere della Sera, Raffaele Ciriello avvenuta a Ramallah il 13 marzo 2002, ha pubblicato su questo episodio il libro “La guerra in diretta- Iraq, Palestina, Afghanistan, Kosovo. Il volto nascosto dell’informazione televisiva”. Un brutto male lo ha portato via in pochissimo tempo.

    Il 3 aprile 2013 fu sequestrato in Siria, assieme ad altri tre giornalisti italiani (Elio Colavolpe, Susan Dabbous e Andrea Vignali) ad opera del Fronte al-Nuṣra, passata in quegli stessi giorni all’ISIS, appena costituito. I quattro sono stati liberati dopo 11 giorni, il 13 aprile 2013, dopo che era stato mantenuto il silenzio stampa per tutta la durata del sequestro.

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