Tragedia sul massiccio del Monte Bianco: due alpinisti italiani sono morti dopo essere precipitati sul versante francese della Cresta Kuffner. I corpi dei due sportivi di 56 e 57 anni – entrambi di Genova – sono stati recuperati questa mattina intorno alle 6,30 dagli uomini del Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix. Da quanto si è appreso, i due, alpinisti esperti, erano partiti dal rifugio Torino dalla parte italiana del Monte Bianco. Tra le ipotesi dell’incidente anche la scarsa visibilità per nebbia nella zona. Nel versante francese della montagna, due guide alpine sono morte nel novembre di un anno fa dopo essere precipitate per trecento metri sulla parete nord-est dell’Aiguille du Plan.
“Sono stati trovati sul versante nord del Mont-Maudit, a 4.100 metri di quota” spiega all’Ansa un portavoce del Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix. “Probabilmente – aggiunge – sono precipitati circa 200 metri più in alto, durante la fase di discesa”. L’allarme era scattato nella serata di ieri, martedì 14 luglio: “Verso le 17 avevano avvisato che entro tre ore sarebbero rientrati, poi non hanno più dato notizie. I due alpinisti sono precipitati per circa 200 metri dopo essersi avventurati “appena a lato della via normale”. In quota “le condizioni cominciano a degradarsi, inizia ad esserci neve dura e ghiaccio”.
Dalle prime informazioni i due alpinisti, esperti e dotati anche di satellitare, ieri mattina erano partiti dal rifugio Torino. Tra le ipotesi dell’incidente, vi è la scarsa visibilità. I due alpinisti sono finiti su di un seracco e sarebbero precipitati per circa 250 metri.