La situazione a Mondragone, in provincia di Caserta, resta scottante. Nell’area dei palazzi ex Cirio, che da lunedì è zona rossa a causa di una cinquantina di contagi da Coronavirus, diffusi in particolare nella comunità bulgara che abita lì, nella notte si è registrato l’incendio di un furgoncino che ha richiesto l’intervento dei vigili del fuoco. Verso le 2 i pompieri sono intervenuti per l’incendio di un furgoncino in viale Margherita, a ridosso dei palazzi.
Sul focolaio, divenuto anche oggetto di contenzioso politico tra Salvini e De Luca, è tornato il presidente della Regione Campania che nella consueta diretta Facebook ha fatto il punto sulla situazione: “Oggi siamo a contagi zero al netto di Mondragone – sostiene De Luca, anche se i dati non dicono così -. Ora andremo a cercare noi i contagi. A Mondragone abbiamo problemi ultra decennali, che riguardano prefettura, questura, comune, il ministero dell’Interno e si è fatto finta che non ci fossero. Nelle palazzine ex Cirio ci sono proprietari che fanno fitti in nero, abbiamo trovato decine di persone ammassate…non ha visto niente nessuno non ha visto niente nessuno?”
Mentre i militari dell’Esercito monitorano i palazzi ex Cirio, continua lo screening di massa: dopo aver eseguito 730 tamponi, il personale dell’Asl di Caserta si è spostato in piazza Crocelle e piazza Falcone per praticare i test ai cittadini su base volontaria. In piazza Falcone, nei pressi del Comune della cittadina al centro di polemiche per il nuovo focolaio di Coronavirus, un centinaio di persone è pronto a sottoporsi al test.
De Luca spiega qual è stata la genesi del focolaio di Mondragone: “Una donna bulgara, sabato scorso ha partorito nell’ospedale di Sessa Aurunca (Caserta). È stata sottoposta a tampone ed è risultata positiva.Sono stati ricostruiti i suoi rapporti interpersonali, la domenica mattina è stato individuato un altro positivo, si scopre un assembramento nelle palazzine ex Cirio, lunedì è stato fatto un provvedimento di quarantena delle 5 palazzine. Abbiamo evitato di farlo per tutta Mondragone perché ci sembrava non equilibrato. Abbiamo isolato la zona per iniziare i tamponi. Tra lunedì e martedì ci viene detto che 19 persone sono scappate – le parole sono di De Luca – tutte di etnia bulgara e di etnia rom. Abbiamo individuato tutti i 19 che si erano spostati in altre zone, tutti negativi. Io parlo col ministro dell’Interno Luciana Lamorgese e chiedo di presidiare giorno e notte la zona. Il ministro prende atto dei problemi e garantisce un intervento. Giovedì mattina richiamo al Viminale e chiedo più forze perché sono insufficienti quelle attuali. Ci vengono inviate 70 persone per un servizio adeguato e arrivano giovedì 25 giugno, nel frattempo un po’ di tensione”.
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