Mondragone, contestato Salvini. Scontri con la polizia
Grande tensione a Mondragone, blindata da esercito e forze dell’ordine e scossa dal focolaio di Coronavirus tra la comunità bulgara che vive nel quartiere dormitorio delle palazzine ex Cirio, a causa dell’arrivo di Matteo Salvini. I manifestanti presenti in zona hanno duramente contestato il leader della Lega al grido di “sciacallo”. Durante la contestazione un manifestante ha lanciato dell’acqua contro il leghista che ha minimizzato: “Bene, ho anche caldo”. Diversi gli slogan: “Non ti vogliamo”, “Odio la Lega” e “Non ha mai fatto nulla per questa terra. Siamo orgogliosi di essere terroni”. Poi, appena il leader della Lega ha preso la parola, i manifestanti lo hanno sommerso di urla e fischi che lo hanno costretto ad interrompere il discorso. Dopo aver parlato con la stampa Salvini ha lasciato la zona.
“Gravissimo il fatto che ci sia qualcuno che impedisce di parlare alla gente per bene dei problemi veri che ci sono qui – ha detto Salvini a Repubblica -. In questo quartiere ci sono cittadini, proprietari di case o inquilini, che non possono uscire di casa e sono ostaggio della delinquenza e c’è qualche delinquente da centro sociale che preferisce l’illegalità rispetto alla legalità. la prossima volta avviseremo solo le persone per bene”. La scelta del luogo rischiava però di accendere gli animi? “Perchè – ha risposto Salvini – siamo in democrazia, c’è diritto di parlare”. E quando si parla di Saviano: “Lasci perdere, è come quella gente lì che impedisce di parlare”.
Scontri
Prima dell’arrivo dell’ex ministro sono state registrate alcune cariche della polizia. Registrato un ferito. In piazza non c’erano solo i contestatori. Presenti infatti anche alcuni sostenitori del Carroccio che hanno replicato: “No ai provocatori”.