“Viva gli alpini, più forti di tutti e tutto, buona 93esima adunata“, scrive Matteo Salvini sulla sua pagina Facebook in vista del raduno annuale degli Alpini a Rimini. Un post in cui non ci sarebbe niente di controverso se non fosse che il commento accompagna il titolo del Corriere della Sera che riporta gli abusi degli alpini denunciati da decine di donne a ridosso dell’evento. Le testimonianze sono state raccolte dalle attiviste di Non una di meno Rimini: le vittime hanno parlato di palpeggiamenti, molestie, commenti inappropriati, molti sul luogo di lavoro e a discapito di minorenni.
“Mentre andavo in bici mi hanno fermata cercando di farmi entrare in un capannone, io sono scappata pedalando veloce”, “Rientrando a casa a piedi sono stata molestata da alcuni alpini che mi hanno urlato e fatto gesti eloquenti rispetto a quello che avrebbero voluto fare” si legge nei racconti rivelati all’associazione e condivisi dalle attiviste sui social. Secondo Non una di meno sono oltre 100 le testimonianze arrivate mentre la città è stata invasa dagli alpini, a cui l’amministrazione comunale ha risposto chiedendo agli Alpini di vigilare meglio.
Dall’associazione hanno intanto sottolineato che non è stata fatta alcuna denuncia formale alle forze dell’ordine e che spesso tra i veri alpini durante le adunate si infiltrano gruppi di giovani che usano l’occasione solo per “fare baldoria”. Salvini, incurante delle denunce riportate nel post che lui stesso ha condiviso, si è schierato dalla loro parte.