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    La moglie di Emilio Fede: “Lo hanno trattato come un boss detenuto al 41 bis, è assurdo”

    Diana De Feo - Emilio Fede
    Di Donato De Sena
    Pubblicato il 24 Giu. 2020 alle 13:17

    La moglie di Emilio Fede: “Trattato come un boss”

    “Hanno iniziato a cercarlo per tutta Napoli come se fosse un detenuto al 41 bis, un pericoloso criminale di 89 anni, siamo all’assurdo”: non usa mezze misure la moglie di Emilio Fede, Diana De Feo, per commentare la vicenda dell’arresto del giornalista, avvenuto lunedì sera mentre la coppia era a cena a ristorante. In un’intervista rilasciata a Repubblica Napoli l’ex senatrice del Pdl ricostruisce: “In realtà non è accaduto niente è solo una sciocchezza. Emilio dimora in albergo al Santa Lucia ma la cucina è ancora fuori uso e quindi siamo andati a cena in un ristorante lì vicino, sul lungomare. Siamo usciti perché non potevamo stare digiuni e lì sono arrivati i carabinieri”.

    Emilio Fede è stato fermato dai militari dell’Arma per evasione dai domiciliari, per aver violato le misure restrittive a cui è sottoposto. L’ex direttore del Tg4 fu condannato in via definitiva a 4 anni e 7 mesi nell’ambito del processo Ruby Bis. Lunedì 22 giugno è stato arrestato dopo aver lasciato la sua abitazione di Milano, per spostarsi a Napoli, senza attendere l’autorizzazione del giudice del tribunale di sorveglianza.

    A Repubblica ieri la moglie Diana ha dichiarato: “Mio marito domani compie 89 amni e viene spesso a Napoli per ragioni di salute ed è un suo diritto, ma hanno iniziato cercarlo ovunque come se fosse un pericoloso criminale in fuga. Sono andati anche nella mia casa al Vomero, al Parco Grifeo”. Marito e moglie erano da soli a cena in un ristorante sul lungomare vicino all’hotel dove Emilio Fede risiede. “Ormai siamo in un Paese dove i condannati al 41 bis sono fuori e due persone normali, marito e moglie, non possono andare a cena insieme”, ha detto l’ex senatrice.

    De Feo sostiene che l’Italia sia diventata “un paese davvero strano”. “Un paese – conclude – dove non c’è altro da fare se non andare a caccia di noi, di un 89enne. E così i carabinieri devono perdere il tempo con queste sciocchezze mentre i criminali al 41 bis escono dalle prigioni”.

    Leggi anche: Non compiangete Emilio Fede per un’ingiustizia che non ha subìto (di L. Telese)

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