Eros Di Renzo, il ladro 37enne ucciso da un barista durante un tentativo di furto, è stato colpito con circa venti colpi di forbici “mentre stava strisciando fuori dal locale”. Così la pm di Milano Maura Ripamonti motiva l’arresto dei due titolari dell’esercizio, il 31enne Zhou Shu e il 49enne Chongbing Liu, accusati di omicidio volontario.
Intanto, emerge un video che filma quasi per intero quei drammatici momenti accaduti all’alba di ieri, giovedì 17 ottobre, in viale Giovanni Da Cermenate a Milano, nel quartiere Stadera.
#Milano : lo stato di fatto è che sta diventando invivibile a livello anche di delinquenza. La cosa più inquietante è che in tale contesto le vittime stanno trasformandosi in carnefici.
Preferivo la “Milano da bere”, che la capitale dei furti e rapine. Questa situazione è il… pic.twitter.com/RNvyknLmDX— Davide G. Porro (@DG_Porro) October 18, 2024
Nella richiesta di convalida dell’arresto per i due baristi cinesi, si legge che la “fase di maggior violenza” è avvenuta quando “l’uomo era a terra, gridando aiuto”. Di Renzo “non ha reagito” ai colpi inferti “al petto, all’addome, alla schiena, ai fianchi, alle gambe ed agli arti superiori” con forbici in acciaio da 11 centimetri di lama.
La Procura ha chiesto la custodia in carcere per Shu e Liu “dato che vi è il concreto pericolo che gli arrestati commettano ulteriori condotte di violenza personale”.
La pm Ripamonti riconosce che “l’azione si colloca nell’ambito di uno stato di rabbia a fronte del tentativo di furto, probabilmente non il primo con quelle modalità”. Tuttavia “non può non essere sottolineata la sproporzione della reazione” e la “efferatezza” dell’omicidio: elementi che “inducono a sostenere l’incapacità di autocontrollo da parte degli arrestati e una certa tendenza a ricorrere alla violenza come forma di giustizia personale”.