Milano e Bergamo vogliono il “G20 della Salute” 2021: “Noi in prima linea”
Milano e Bergamo, due città profondamente segnate dal dramma del Covid-19, vogliono ospitare insieme il “G20 Salute”, che si terrà in Italia il prossimo anno, come annunciato dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.
A darne l’annuncio ufficiale è stato il Sindaco di Milano Beppe Sala: “Le nostre città sono pronte ad accogliere il summit globale dedicato alla sanità, Competenza, conoscenza, ricerca, sperimentazione, ma anche proattive reti di volontariato che consentono di essere vicini ai bisogni dei cittadini più fragili. È su queste basi che si fonda la proposta di Milano e Bergamo, due città internazionali, all’avanguardia in numerosi ambiti, non ultimi quello farmaceutico e delle scienze della vita”.
Sala ha inoltre aggiunto: “L’Europa ha bisogno di un indirizzo unitario, anche sul fronte sanitario. Per questo occorrono esperienza, know how e solidarietà. E soprattutto è necessario dare il via a politiche sulla salute in grado di tutelare tutti i cittadini dell’Unione Europea, sia per affrontare le conseguenze della pandemia Covid-19 sia per definire nuovi protocolli da attivare in ogni Paese UE in caso di future emergenze sanitarie e per gestire le criticità e il quotidiano. La pandemia ha profondamente messo alla prova il nostro territorio e i nostri cittadini, ma non ha minato i valori su cui le nostre comunità si fondano. Sono quei valori a spingerci oggi a proporre e sostenere con determinazione di Milano e Bergamo a ospitare il G20 Salute. Un summit che per noi ha un profondo significato simbolico e un’opportunità che siamo certi le nostre città sapranno onorare al meglio. Auspichiamo che il Governo Italiano accolga la nostra proposta”.
La proposta è stata appoggiata anche da Vinicio Peluffo, segretario del PD lombardo: “Il Governo sostenga con forza la proposta dei sindaci di Milano e Bergamo di organizzare nelle due città lombarde il prossimo Global Health Summit, il vertice mondiale sulla sanità che, come annunciato nei giorni scorsi dalla presidente della Commissione europea Ursula Von der Leyen, si terrà in Italia nel 2021. Qui in Lombardia il Covid ha colpito pesantemente. Dopo la tragedia umana, i nostri territori rischiano di pagare anche un conto salatissimo in termini economici, una crisi che si ripercuoterà sulle famiglie già provate dai mesi scorsi. Per questo, mi auguro che il summit si svolga qui e non a Roma, come naturalmente ipotizzato da alcuni retroscena giornalistici. Sarebbe un segnale importante di attenzione. L’Europa è a un bivio, ma anche l’Italia rischia se non mette l’interesse collettivo sopra i particolarismi. Se riparte la Lombardia, riparte l’Italia. Non è uno slogan, è una constatazione”.
“In più, nelle nostre città ci sono vere eccellenze, nei nostri ospedali lavorano grandi professionisti che possono contribuire nell’elaborazione di proposte per una nuova sanità comunitaria. La pandemia, infatti, ci ha messi di fronte a una sfida globale che purtroppo abbiamo affrontato con armi e politiche locali. Per il futuro prossimo è invece auspicabile una collaborazione virtuosa tra gli stati europei, a partire dal vaccino e dalla sua disponibilità”, ha aggiunto Peluffo.
Nel contempo, è ormai prossimo a una soluzione il caso della Commissione d’Inchiesta sul Covid-19 istituita in Regione Lombardia. Dopo il veto posto dal centrodestra sul Dem Jacopo Scandella e il brevissimo interregno Patrizia Baffi (IV), lunedì dovrebbe essere nominato il bresciano Gian Antonio Girelli (PD), sul cui nome si è trovato un accordo tra maggioranza e opposizione.
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