Due militanti del circolo anarchico Galipettes di Milano si sono arrampicati su una gru all’interno del cantiere del Teatro alla Scala all’alba di oggi per protestare contro il regime carcerario del 41 bis e l’ergastolo ostativo. Una protesta che dà seguito a diversi altri atti dimostrativi avvenuti in città, come i diversi raid notturni avvenuti in Darsena e in Centro con scritte sui muri in difesa di alcuni militanti arrestati. Tra loro Alfredo Cospito, anarchico insurrezionalista della Federazione anarchica informale/Fronte rivoluzionario, incarcerato per l’attentato del maggio 2012 all’amministratore delegato di Ansaldo Nucleare, Roberto Adinolfi.
I due militanti si sono arrampicati sulla gru in Via Verdi – ora chiusa al traffico – e hanno esposto un maxi striscione con la scritta “41 bis = tortura”. “L’iniziativa – hanno spiegato – è in solidarietà allo sciopero della fame di Alfredo, Juan e Ivan contro il 41 bis e l’ergastolo ostativo. Terremo un presidio fin da ora in sostegno all’azione in piazza della Scala fino a che i compagni non scenderanno”. “Vi invitiamo a raggiungerci numerosi! La giornata è ancora lunga!”, il messaggio sulla pagina social del circolo Galipettes. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco e la polizia locale, c’è il personale della Digos. Oltre ad Alfredo Cospito, le persone citate sono Juan Antonio Sorroche, in carcere dal 2018 per un attentato con due ordigni alla sede della Lega di Villorba, nel trevigiano, e Ivan Alocco, detenuto in Francia.