Milano, altra vittima sul lavoro: operaio di 58 anni muore intrappolato in un tornio
Un altro operaio è morto oggi dopo essere rimasto intrappolato in un tornio industriale, in provincia di Milano. La vitima, 58 anni, stava lavorando al macchinario in cui è poi rimasto incastrato, per cause in corso di accertamento. L’incidente è avvenuto poco prima delle 11 di oggi nell’azienda elettromeccanica Bonato, situata a Gorgonzola. Dopo l’allarme lanciato dai colleghi della vittima, sono intervenuti sul posto i tecnici di Ats, assieme a carabinieri e vigili del fuoco.
Secondo i dati pubblicati ieri dall’Inail, nei primi tre mesi di quest’anno le denunce di infortunio sul lavoro sono state 194.106, un aumento del 50,9% rispetto allo stesso periodo del 2021. Nello stesso periodo si sono contati 189 decessi, il 2,2 percento in più rispetto all’anno precedente. Secondo l’Inail, su 7.486 aziende ispezionate nel corso del 2020, l’86,57 percento è risultato irregolare.
Oggi il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha chiesto che non si piangano più “morti assurde sul lavoro”. “Continuiamo a registrare lavoro irregolare, che talvolta varca il limite dello sfruttamento, persino della servitù” ha detto Mattarella, ricordando Lorenzo Parelli, lo studente morto in uno stage nell’ambito di un percorso scuola-lavoro. Il capo dello Stato ha sottolineato anche che “la crescita duratura richiede e impone che il lavoro cresca, in quantità e qualità”.
Ieri, durante la Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro, un operaio di 39 anni è morto mentre lavorava nella sede del ministero degli Esteri, dopo essere precipitato in un vano ascensore.