Migranti a Ventimiglia, uno spazio a misura di bambino per restituire ai più piccoli in transito un luogo sereno
Un luogo dove potere riappropriarsi di una dimensione di serenità, svago e gioco e in cui poter tornare a essere bambini, dopo viaggi lunghi, pericolosi e sfiancanti, al contempo dando la possibilità ai genitori di poter fare colloqui per accertare eventuali vulnerabilità e bisogni e accedere ai servizi. Con queste finalità a Ventimiglia Save the Children e Caritas Intemelia hanno allestito uno Spazio a misura di bambino, costituito da una tensostruttura per le attività con le famiglie in transito e figli piccoli.
L’intervento, promosso da Save the Children, l’Organizzazione che da oltre 100 anni lotta per difendere i bambini a rischio e garantire loro un futuro, e Caritas Intemelia, da più di 25 anni impegnata per rispondere ai bisogni delle persone più fragili nel Ponente ligure, è finalizzato a fornire un luogo protetto per permettere ai più piccoli di giocare, socializzare, apprendere ed esprimersi nonostante il contesto d’emergenza.
L’aumento dei flussi via mare e degli arrivi dalla rotta Balcanica, infatti, hanno reso fondamentale rafforzare l’attività di supporto rivolta ai minori in nucleo familiare, mediante l’allestimento degli Spazi a Misura di Bambino nei luoghi di maggiore transito di migranti. Nelle prime settimane di apertura dello Spazio a misura di bambino a Ventimiglia, allestito dal 10 marzo nel cortile interno della sede della Caritas, i minori che avevano da pochi mesi ai 17 anni sono stati coinvolti in giochi di ruolo e finzione, di movimento, disegni in forma libera. Gli adulti che li accompagnavano hanno beneficiato di colloqui specializzati e accesso ai servizi della Caritas.
Le famiglie provenivano per lo più da Afghanistan, Nigeria, Algeria, Iraq, Somalia, Guinea, Sudan, Costa d’Avorio. Ventimiglia non ha mai smesso di essere città di arrivo e transito di persone migranti, provenienti dalla rotta balcanica o dalla frontiera sud, che giungono al confine nel tentativo di attraversare la frontiera con la Francia per raggiungere gli altri Paesi europei, in numeri che variano sensibilmente nei mesi e negli anni senza mai arrivare a un arresto.
Il team di Save the Children, presente sul territorio in modo costante dal 2018, solo nel 2020 è entrato in contatto con circa 200 minori stranieri non accompagnati e supportato nella città di Ventimiglia, con interventi all’interno del Campo Roya (fino alla data della sua chiusura), 42 nuclei familiari con 81 minori accompagnati.
Molte famiglie con bambini che il team di Save the Children ha incontrato hanno riferito di essere state respinte alla frontiera dalle autorità francesi, in alcuni casi più di una volta, cosa confermata anche dai minori non accompagnati che hanno affermato di essere stati rimandati indietro nonostante avessero dichiarato la propria minore età e senza che il proprio diritto alla protezione venisse considerato.
“Ventimiglia è da anni un crocevia di rotte migratorie, che richiede un necessario intervento delle istituzioni in rete con le realtà della società civile che sono costantemente presenti sul campo. Anche in vista di un possibile aumento dei flussi in primavera, è indispensabile potenziare la rete di accoglienza e protezione per garantire i diritti fondamentali di tutti i minori, così come sanciti dalla legislazione sovranazionale e italiana” ha dichiarato Raffaela Milano, Direttrice Programmi Italia-UE di Save the Children.
“I minori sia che viaggino con le famiglie sia che viaggiano da soli, senza adulti di riferimento al loro fianco, sono tra i soggetti più vulnerabili nelle migrazioni e vanno protetti con misure loro dedicate. E’ necessario, nell’ambito della riforma del sistema di asilo e immigrazione in sede europea, prevedere dei meccanismi di tutela che rendano prioritario il loro superiore interesse.
In particolare, è necessario creare vie sicure e regolari di accesso al territorio dell’Unione Europea, prevedere meccanismi obbligatori di relocation tra Stati e il complessivo superamento del sistema Dublino, che è tra le principali cause dei cosiddetti “movimenti interni” di migranti e rifugiati tra Stati dell’Unione europea, con i rischi che questi comportano per i più vulnerabili come i minori” conclude Raffaela Milano.
Migliaia di migranti hanno usufruito in questi anni dei servizi della Caritas Intemelia: pasti, abbigliamento, visite mediche e consulenza legale. Il passaggio è stato tanto più alto quanto meno era attiva una risposta istituzionale ai bisogni di queste persone. Dopo la chiusura del Campo Roja il 31 luglio 2020, non vi è alcun servizio di assistenza e accoglienza formale per migranti in transito, neppure per i minori stranieri non accompagnati e le famiglie con bambini che attraversano il territorio.
In attesa quindi che siano adottate le auspicate riforme della normativa europea, rimane fondamentale e urgente che a Ventimiglia venga riaperto un centro di accoglienza per migranti in transito (con un’attenzione particolare per le persone più vulnerabili) al momento costretti ad accamparsi in diversi luoghi della città.
Migranti a Ventimiglia, gli Spazi a misura di bambino
Gli Spazi a misura di bambino sono luoghi sicuri, dove i minori possono trovare protezione dal danno fisico e dal disagio psicosociale e contribuiscono a sostenere la naturale resilienza dei più piccoli nel far fronte a una situazione di emergenza. Allo stesso tempo le attività offrono la possibilità di sostenere i genitori fornendo loro informazioni o indicazioni da adottare per essere di supporto ai propri figli, favorendo in tal modo elementi di genitorialità positiva come le nozioni di base per sostenere le donne durante l’allattamento, donne che a Ventimiglia possono, in caso di necessità, usufruire dei servizi e degli spazi interni alla struttura di Caritas Intemelia.
Gli educatori che operano negli Spazi a Misura di Bambino di Ventimiglia, adeguatamente formati e coadiuvati da mediatori culturali, svolgono attività educative e ludico-ricreative, cercando di garantire il diritto alla protezione, alla partecipazione, alla non discriminazione e al miglior sviluppo, cui tutti i bambini e le bambine dovrebbero aver accesso.
In caso non bastasse la mediazione in loco, Save the Children mette a disposizione del progetto il supporto telefonico della propria “Helpline Minori Migranti” dal lunedì al venerdì dalle 10 alle 17:30. Questo nuovo servizio è molto importante anche perché consente di integrarsi con l'accoglienza notturna per famiglie in transito avviata a novembre da parte di Caritas Intemelia, Diaconia Valdese e WeWorld grazie a due alloggi messi a disposizione dalla Diocesi di Ventimiglia-Sanremo.