Migranti, naufragio nel Mediterraneo. Alarm Phone: “Temiamo una strage”
Ennesimo naufragio nel Mediterraneo, a largo della Libia. A rischio la vita di decine di migranti: a lanciare l’allarme è Alarm Phone.
Naufragio nel Mediterraneo, cosa è successo
“Un maxi naufragio nel Mediterraneo? Un pescatore ci ha riferito di una barca capovolta davanti alle coste della Libia. Ha detto di aver salvato tre persone ed aver visto molti cadaveri. I superstiti hanno detto che a bordo c’erano più di cento persone. In questo momento non siamo in grado di verificare questa informazione, ma temiamo sia avvenuta un’altra tragedia di massa”: lo scrive su Twitter Alarm Phone, il servizio di supporto a coloro che si trovano in difficoltà nel Mediterraneo nel tentativo di arrivare in Europa.
L’associazione di salvataggio Alarm Phone lancia l’allarme per la preoccupante strage di migranti nel Mediterraneo proprio nei giorni in cui le Ong Open Arms e Ocean Viking sono in difficoltà nelle acque territoriali italiane, vicino Lampedusa, con a bordo rispettivamente 107 e 356 migranti.
Il caso Open Arms
In particolare, si tratta del 18esimo giorno in mare per l’Ong spagnola Open Arms, la nave con 107 migranti a bordo che si trova a pochi metri da Lampedusa, in attesa di ricevere l’autorizzazione allo sbarco.
Il comandante dell’imbarcazione della Ong spagnola insiste nel chiedere lo sbarco immediato dei migranti sull’isola siciliana, ma nelle ultime ore si sarebbe affacciata l’ipotesi di condurre i migranti in Spagna con alcune navi messe a disposizioni dalla Guardia costiera italiana. “
È indispensabile che Italia e Spagna si assumano la responsabilità di garantire, mettendo a disposizione tutti i mezzi necessari, che queste persone finalmente sbarchino in un porto sicuro” ha affermato la Open Arms in una nota in merito alla possibilità di portare i migranti in Spagna. Intanto, nella giornata di oggi, lunedì 19 agosto, è attesa la decisione del Consiglio di Stato dopo il ricorso del ministro dell’Interno contro la decisione del Tar, che aveva sospeso il divieto di ingresso nelle acque territoriali italiane.
***Notizia in aggiornamento
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