Migranti morti nel Mediterraneo: i numeri
Migliaia di migranti morti ogni anno nel Mediterraneo nel tentativo di raggiungere le coste dell’Europa. Le cifre delle vittime dei viaggi della speranza rivelano che non c’è nessuna inversione di tendenza su decessi e sui rischi di chi affronta quelle traversate. A fornire regolarmente le cifre è l’Oim, l’Organizzazione internazionale per le migrazioni, agenzia Onu e principale organizzazione intergovernativa in ambito migratorio.
Ebbene, gli ultimi dati diffusi parlano di almeno 15 mila persone che hanno perso la vita nelle traversate del Mediterraneo dal 2014 ad oggi.
In un rapporto pubblicato a giugno scorso l’Oim ha indicato precisamente oltre 17.900 migranti morti o dispersi nel Mediterraneo tra il 2014 e il 2018. Secondo l’organizzazione non sarebbe stato possibile recuperare i corpi dei due terzi delle vittime. I ricercatori hanno spiegato che generalmente le stime sul numero di decessi sono al ribasso, considerato che molte vittime non sono state recuperate o non è stata denunciata la scomparsa.
Quanti migranti morti nel Mediterraneo
L’Oim tenta di registrare il numero di morti sulle varie rotte migratorie di tutto il mondo tramite un progetto denominato Missing Migrants Project. E l’ultimo rapporto ha indicato 17.919 persone morte o scomparse nel Mediterraneo. I ricercatori spiegano poi che dal 2014 non sono stati mei recuperati i corpi di quasi 12mila migranti.
Le stime risultano particolarmente complesse perché le uniche informazioni disponibili spesso provengono dai soli sopravvissuti e i numeri sulla mortalità possono variare o essere difficili da verificare.
Sempre l’Oim spiega inoltre che grazie ai dati diffusi da tempo da diverse organizzazioni si stima che dal 2000 abbiano perso la vita 36.700 persone nel tentativo di raggiungere l’Europa.
Per quanto riguarda il 2019, in questi giorni l’organizzazione ha indicato che quasi 1000 persone sono morte nel tentativo di arrivare nel Vecchio Continente via mare e che il numero delle morti raggiungerà quota 1000 per sei anni consecutivi. La cifra elevata sarebbe dovuta, viene spiegato, “in parte all’atteggiamento duro e alla totale ostilità nei confronti dei migranti che fuggono dalla violenza e dalla povertà”. “Questa carneficina in mare ci fa soffrire tutti. È una vergogna per tutti”, è stato commentato.
I dati dei decessi sono in calo rispetto al 2018. Al 20 settembre scorso erano stati contate 952 morti da inizio anno contro le 1.839 dell’anno precedente.
L’Oim ha rilevato comunque che la rotta del Mediterraneo centrale si è fatta più pericolosa. Anche considerando le stime più ottimistiche, nel 2018 nel corso della traversata verso l’Europa è morta una persona su 35. Nel 2017 aveva perso la vita una persona su 50.
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