Mediterraneo, gommone affonda: bimbo di 6 mesi morto su Open Arms in attesa dei soccorsi
Un bimbo di soli sei mesi è morto stasera a bordo della nave Open Arms, che stamattina ha salvato dal naufragio un gommone con a bordo 120 migranti, affondato nel Mediterraneo a largo della costa di Sabratha. Le condizioni del bambino erano sembrate critiche fin dall’inizio, al punto che la Ong spagnola aveva sollecitato un’evacuazione medica d’urgenza per portare il bimbo in ospedale. Tuttavia, l’appello della Open Arms non ha trovato risposta e il bimbo è morto tra le braccia dei dottori di Emergency. In totale, le vittime del naufragio sono sei. L’imbarcazione aveva lanciato una richiesta di Sos martedì sera al centralino Alarm Phone: la barca era in mare già da due giorni.
Open Arms è intervenuta stamattina con decine di volontari che si sono buttati in mare cercando di salvare più persone possibili. “Naufragio. I nostri soccorritori sono in acqua tentando di recuperare circa 100 persone tra cui bambini e un neonato. L’imbarcazione ha ceduto, è quello che accade quando si abbandonano per giorni le persone in mare. Continuiamo”, ha scritto la Ong sui social, dove ha pubblicato anche una serie di foto drammatiche che descrivono perfettamente quei momenti. “Ha ceduto il fondo del gommone su cui tutte queste persone viaggiavano da almeno due giorni – ha racconta Riccaro Gatti, presidente di Open Arms, a Repubblica – e noi abbiamo fatto il possibile, ma siamo da soli con i nostri mezzi limitati, due lance rapide e sei soccorritori. Ci saranno sicuramente altri morti, quanti non lo sappiamo. Questo dimostra quanto è necessaria un’operazione congiunta a livello europeo di soccorso da parte dei governi e corridoi umanitari per ingressi sicuri”.
Dopo le operazioni di salvataggio, la Ong ha dichiarato che sei persone – tra cui un neonato e un ragazzo – hanno bisogno di essere evacuate con urgenza. Una volta concluso il conteggio dei migranti, Open Arms chiederà alle autorità italiane il recupero immediato di queste sei persone e l’autorizzazione allo sbarco. Nel frattempo la nave umanitaria si sta dirigendo verso un’altra imbarcazione che ha chiesto aiuto. Secondo il centralino Alarm Phone, infatti, ci sarebbero ancora altre barche a rischio in mare, con a bordo 275 migranti.
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