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    “Michela Murgia speriamo che ti violentino”: frasi shock su gruppo social pro Salvini

    Michela Murgia insulti
    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 12 Giu. 2019 alle 15:10 Aggiornato il 12 Giu. 2019 alle 15:17

    Michela Murgia insulti –  “Speriamo che ti violentano”. Frasi shock rivolte a Michela Murgia sono comparse sul gruppo Facebook “Uniti a Salvini” che conta oltre 13mila seguaci.

    La scrittrice e critica letteraria, autrice del bestseller Accabadora e vincitrice dei premi Campiello, Dessì e SuperMondello, è stata vittima di gravi messaggi di odio, sessismo e addirittura auguri di morte.

    A scatenare l’ondata di violenza nei confronti della Murgia un articolo che sintetizzava il suo intervento a Bologna in piazza Maggiore per la Repubblica delle Idee e ripostato sul gruppo Facebook in questione.

    “Ha due guanciotte giuste da riempire di schiaffoni”, “Da un nero ti devi trafiggere”, “questa vuole i migranti per altri motivi personali”, “fatti curare deficiente, spero che tutto ciò ti si ritorcerà contro”, “Sembri un cesso plastificato”, si legge tra i vari commenti.

    Credits: Facebook Michela Murgia

    La scrittrice, di fronte ai pesantissimi insulti ricevuti, non ha esitato a rivolgersi direttamente al leader della Lega chiedendogli perché le pagine a sostegno del suo partito arrivino a tollerare tale linguaggio.

    “Qualunque leader politico democratico – specialmente uno che fa spendere ai cittadini 404 mila euro all’anno di stipendi per pagare chi si occupa della sua comunicazione – si dissocerebbe immediatamente da chi usa metodi simili”, ha commentato la scrittrice sarda.

    “Il ministro degli interni, che di solito è pronto a twittare su qualunque cosa, invece in casi come questi tace. (….) Questo gruppo lo faremo chiudere. Cento altri ne sorgeranno e faremo chiudere anche quelli.  Ma quando è chi governa a legittimare questo registro, l’azione della violenza è pedagogia di stato”.

    La pagina Facebook di Michela Murgia è stata ben presto inondata di commenti a suo sostengo: “Questa non è povertà d’animo; è il vuoto assoluto.
    Cara signora Murgia ha tutta la mia comprensione e il mio appoggio: provvederò a segnalare questa pagina”.

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    Credits: Facebook Michela Murgia
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