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    Mezzi pubblici e mobilità urbana: il report di fine anno dell’app Moovit

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 13 Dic. 2022 alle 12:07 Aggiornato il 13 Dic. 2022 alle 12:09

    Moovit, app più utilizzata in Italia per i mezzi pubblici e società sviluppatrice di soluzioni Mobility as a Service, presenta il report di fine anno dedicato ai mezzi pubblici, ai mezzi in sharing e alla mobilità urbana. Il report è stato elaborato grazie allo studio di decine di milioni di viaggi pianificati e compiuti tramite l’app Moovit in 99 aree metropolitane di 24 nazioni al mondo.

    Il report presenta la fotografia più dettagliata oggi disponibile sulla mobilità urbana nelle grandi aree urbane del pianeta. Queste le voci disponibili nel report: tempi di viaggio, tempi di attesa alla fermata, numero di cambi effettuati, distanze percorse, richieste degli utenti alle aziende di trasporto pubblico e alle città, frequenza e tipologia di utilizzo dei mezzi di micromobilità e l’impatto del Covid-19 sulla scelta di mobilità dei cittadini.

    Il report completo di tutte le aree nel mondo, con la possibilità di effettuare comparazioni tra nazioni o aree metropolitane anche rispetto all’anno 2020, è disponibile facendo clic qui.

    Il confronto del servizio di trasporto pubblico tra le città italiane

    Tra le aree geografiche analizzate nel mondo, 9 si trovano in Italia: Roma e il Lazio, Milano e la Lombardia, Firenze e la Toscana (nel 2020 i dati erano riferiti alla sola città di Firenze), Napoli e la Campania, Torino e Asti, Venezia, Palermo e Trapani, Genova e Savona, Bologna e Romagna. Il report include tutti gli spostamenti effettuati dagli utenti con autobus urbani ed extraurbani, tram, metropolitane, treni regionali, funicolari, battelli e ascensori e non si riferisce a un singolo operatore di trasporto pubblico ma a tutti gli operatori che operano sullo stesso territorio.

    Lo scenario in Italia

    In quasi tutte le 9 aree geografiche esaminate in Italia, i tempi di viaggio e i tempi di attesa alla fermata sono aumentati rispetto al 2020. Questo incremento è spiegato dall’aumento del traffico nelle città causato principalmente dalla progressiva riduzione delle attività da remoto (smart working e didattica a distanza) e dalla propensione di una percentuale di utenti del trasporto pubblico locale ad affidarsi a un mezzo privato a causa del rischio sanitario legato al Covid-19.

    I tempi medi per raggiungere la propria destinazione ogni mattina:

    41 minuti – media Italia
    52 minuti – Roma e Lazio (+4 minuti rispetto al 2020)
    45 minuti – Napoli e Campania (+7 minuti)
    44 minuti – Milano e Lombardia (+4 minuti)
    41 minuti – Palermo e Trapani (+4 minuti)
    40 minuti – Torino e Asti (+2 minuti)
    39 minuti – Venezia (+4 minuti)
    39 minuti – Firenze e Toscana (+4 minuti)
    36 minuti – Genova e Savona (+2 minuti)
    36 minuti – Bologna e Romagna (+2 minuti)

    I tempi medi di attesa alla fermata del trasporto pubblico ogni mattina:

    14 minuti – media Italia
    29 minuti – Palermo e Trapani (+5 minuti rispetto al 2020)
    20 minuti – Napoli e Campania (stabile)
    16 minuti – Roma e Lazio (+1 minuto)
    13 minuti – Torino e Asti (+1 minuto)
    11 minuti – Firenze e Toscana (+2 minuti)
    10 minuti – Milano e Lombardia (+1 minuto)
    10 minuti – Genova e Savona (+1 minuto)
    10 minuti – Bologna e Romagna (+1 minuto)
    10 minuti – Venezia (+2 minuti)

    Distanze medie percorse quotidianamente nel viaggio di andata:

    7,32 km – media Italia
    8,78km – Napoli e Campania
    8,57 km – Milano e Lombardia
    8,18 km – Venezia
    8,16 km – Bologna e Romagna
    7,52 km – Roma e Lazio
    7,17 km – Firenze e Toscana
    6,31 km – Genova e Savona
    5,79 km – Torino e Asti
    5,45 km – Palermo e Trapani

    Frequenza di utilizzo dei mezzi di micromobilità (es. monopattino elettrico, bicicletta, ecc.)

    5,9% – Venezia (+3,2% rispetto al 2020)
    4,2% – Genova e Savona (+3,9%)
    3,5% – Napoli e Campania (+2,9%)
    3,3% – Palermo e Trapani (+1,6%)
    2,6% – Milano e Lombardia (+1,5%)
    2,5% – Firenze e Toscana (nel 2020 l’1,3% era riferito alla sola città di Firenze)
    2,1% – Bologna e Romagna (+0,4%)
    2,0% – Roma e Lazio (+0,5%)
    1,6% – Torino e Asti (-0,4%)

    L’impatto del Covid-19 e della pandemia sull’utilizzo dei mezzi pubblici (somma delle percentuali di utenti che hanno abbandonato definitivamente i mezzi pubblici e di utenti che si sono affidati definitivamente a un altro mezzo di trasporto): 13,6% – Genova e Savona (a cui si aggiunge un 21,5% che utilizza con minore frequenza i mezzi pubblici)

    11,2% – Venezia (15,8%)
    12,6% – Palermo e Trapani (17,7%)
    10,7% – Bologna e Romagna (16,3%)
    9,3% – Milano e Lombardia (17,4%)
    9,2% – Napoli e Campania (20,7%)
    9,0% – Torino e Asti (17,8%)
    8,9% – Firenze e Toscana (14,5%)
    8,8% – Roma e Lazio (16,6%)

    A questi numeri, disponibili anche per altre 90 aree geografiche nel mondo, si aggiungono altre voci consultabili nel report: i cambi effettuati tra un mezzo di trasporto e l’altro ogni mattina, la tipologia di utilizzo dei mezzi di micromobilità e le richieste degli utenti.

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