Una ragazza di 21 anni, residente a Castelfranco Piandiscò, in provincia di Arezzo, è morta a causa di una forma fulminante di meningite da meningococco B.
Fin da ieri, lunedì 15 aprile, la ragazza aveva infatti la febbre molto alta, sopra i 39 gradi. Il suo medico le aveva prescritto il classico antipiretico, che in un primo momento sembrava aver fatto effetto. Nel corso della giornata, infatti, la febbre si era abbassata.
Il giorno dopo, però, la giovane si è svegliata con alcuni segni sulle gambe. “A questo punto – ha spiegato in una nota la Usl Toscana Sud Est – i familiari hanno chiamato il 118. Gli operatori sono arrivati in pochi minuti, ma hanno potuto solo constatare il decesso”.
I medici, a quel punto, hanno effettuato alcuni prelievi sul corpo della giovane. Gli esami hanno confermato quello che era sembrato palese ai medici, dopo aver visto i segni sulle gambe: si è trattato proprio di meningite da meningococco B.
A quel punto, è stata subito avviata la profilassi con i familiari, i nonni, gli zii, gli amici e tutti coloro che sono entrati in contatto con la ragazza negli ultimi giorni. Non soltanto nella zona di competenza della Usl Toscana Sud Est, ma anche in quella del Centro, visto che la 21enne lavorava in un locale di Figline.
Secondo quanto si apprende, la ragazza di Castelfranco Piandiscò era vaccinata per il meningococco C, ma non per il B. Il primo è un vaccino gratuito, il secondo, salvo che per i neonati, è a pagamento in compartecipazione, ma “le autorità sanitarie raccomandano sempre di sottoporsi anche a questa copertura”.
L’ultimo caso, in ordine di tempo, di meningite in Italia è avvenuto a gennaio 2019. In quell’occasione, un 15enne è morto a Roma. Il ragazzino non era vaccinato.
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