Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella giornata di oggi, 31 agosto, ha fatto visita a Caivano alla parrocchia di San Paolo Apostolo, al Parco verde del comune scosso dal caso delle ripetute violenza sessuali su due ragazzine di 10 e 12 anni da parte di un gruppo di adolescenti. La giornata è proseguita con un incontro privato all’interno della chiesa con don Maurizio Patriciello e il prefetto di Napoli, Claudio Palomba.
“Siamo venuti qui non a limitarci a dare doverosa solidarietà, ma a dire che intendiamo agire e metterci la faccia”. A dirlo, a Caivano, il premier Giorgia Meloni. “In Italia non esistono zone franche – sottolinea Meloni nel punto stampa -, il Parco verde non è l’unico territorio in queste condizioni. Il messaggio è rivolto alle tante Caivano d’Italia, per parlare alle periferie che pensano che lo Stato faccia passerelle e non risolva. Intendiamo invertire questa tendenza partendo da questo territorio. L’obiettivo che ci diamo è che questo luogo noto alle cronache come luogo di degrado possa essere conosciuto alle cronache perché modello”.
“La nostra azione, sulla quale intendo coinvolgere tutto il governo, avrà due direttrici. La prima è la fermezza contro illegalità, criminalità e droga. Questo territorio sarà radicalmente bonificato” aggiunge il premier Giorgia Meloni. “Vi assicuro che presto vedrete i frutti dela nostra azione – sottolinea – e i più deboli saranno sempre meno soli. Va rafforzata e sarà rafforzata la presenza delle forze dell’ordine, vedrete presto i frutti di questa visita in termini di controllo de territorio”.
“Dotare questo territorio dei servizi che i cittadini aspettano da tempo”. È questa la seconda delle direttrici di intervento del governo a Caivano annunciate dal premier Giorgia Meloni al termine del Comitato per l’ordine e la sicurezza tenuto nell’istituto superiore Morano, a due passi dal Parco verde in cui si è consumato lo stupro di gruppo nei confronti di due cuginette di neanche 13 anni.
“Siamo qui per cominciare da oggi a dare risposte – spiega il premier – la prima è questo grande centro sportivo, questa grande struttura che si pensa possa essere il luogo in cui si è consumato il duplice stupro e che oggi è una discarica a cielo aperto. Il nostro obiettivo è riaprirlo entro la prossima primavera. Coinvolgiamo il Genio militare per pulirlo, Sport e Salute per riqualificarlo e le Fiamme oro per gestirlo. Vogliamo dare il segno di uno Stato capace di operare. È un intervento da circa 10 milioni di euro che però ci consente di fare di un luogo degrado un luogo aggregazione e legalità”.
“Dentro il problema delle zone franche, dei territori abbandonati, delle periferie disagiate c’è un tema di continuazione”, le parole della Meloni. “Il governo sarà presente qui in modo cadenzato per aggiungere interventi e per monitorare”, il suo impegno. “Si risolve solo se si lavora a 360 gradi – aggiunge -, intendiamo dimostrare che lo Stato non arriva solo un giorno, annuncia interventi e poi non è in grado di seguirli. Comincia da qui questo impegno per portarlo in tante altre zone di Italia”.
“Siamo qui per esprimere solidarietà alle vittime di un atto disumano e riportare soprattutto la presenza seria, autorevole, costante dello Stato, delle istituzioni della Repubblica che qui non sono stati sufficientemente percepiti e forse presenti”. È la premessa del premier Giorgia Meloni, a Caivano per presiedere un Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza dopo la vicenda degli stupri nel Parco Verde.
“Se siamo qui quasi a 10 anni di distanza dalla storia della piccola Fortuna Loffredo, un anno dopo la morte di un altro bambino, Antonio, se siamo qui a condannare un altro episodio disumano, barbaro, significa che qui si è consumato il fallimento dello Stato, nonostante gli sforzi fatti. Allora occorre dare un segnale diverso. Uno stato giusto ha il dovere di tutelare i più deboli, i minori – ha aggiunto la premier – il numero delle persone coinvolte alimenta il mio terrore che gli episodi siano più di quelli che conosciamo. Uno Stato serio si assume la responsabilità”.
“Faremo la nostra parte anche sul fronte della dispersione scolastica”, la promessa della premier. Sul fronte della carenza di assistenti sociali, “ne parlerò anche con il presidente Vincenzo De Luca. Credo che tutti i livelli istituzionali possano e debbano lavorare insieme. Arriveranno fino a 20 docenti”. Inoltre, “ci sono norme importanti che riguardano la dispersione scolastica, credo vadano rafforzate le sanzioni. Non mi sembra siano sufficienti”. “Sempre in tema di presidi di cultura e socialità, il ministro Gennaro Sangiuliano ha già reso disponili 12 milioni per avviare un centro polifunzionale con biblioteca”. Altra azione dell’Esecutivo sarà per il lavoro, ricorda il premier e sia nel nuovo centro sportivo che in quello polifunzionale “chi vive nel quartiere avrà priorità ” di impiego. “L’albero che cade fa più rumore di una foresta che cresce – sottolinea – ma anche in questo territorio c’è una foresta che cresce. Da quando ho annunciato sarei venuta si sono fatti avanti tante organizzazioni, volontari e realtà dell’imprenditoria e noi le coinvolgeremo tutte”.
Le prime iniziative che il Governo metterà in campo per Caivano “penso debbano rappresentare anche un’opportunità di lavoro per chi abita qui, per cui ho dato indicazione che nel centro sportivo, nel centro culturale e in tutti gli spazi che si apriranno debba essere data priorità a chi vive in questi quartieri, vuole lavorare, vuole credere che possano esistere delle alternative perché tanta gente, anche in territori difficili fa la propria parte”.
“Bisogna riconoscere il valore di queste persone, però voglio dire che ho molto apprezzato il fatto che in questi giorni si sono fatte avanti tantissime realtà imprenditoriali, associazioni di categoria, per dire vogliamo fare anche noi la nostra parte e noi le coinvolgeremo tutte – aggiunge – tra l’altro in tema di lavoro parte proprio domani la piattaforma del ministero del Lavoro alla quale per esempio gli ex percettori di reddito di cittadinanza, ma non solo, possono rivolgersi per avere la possibilità di avviare corsi di formazione retribuiti, il servizio civile. Abbiamo messo in rete tutto il tema dell’incontro tra domanda e offerta di lavoro. È un altro pezzo molto importante del lavoro che va fatto su questi territori”.
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