“Sono tranquillo, da quello che leggo non vedo niente di particolare in quello che mi viene contestato. Ci ragionerò sopra. Francamente non mi sembra che ci sia consistenza. Ho messo tutto in mano al mio avvocato”, Il professor Massimo Galli, primario del dipartimento di Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco e docente all’università Statale di Milano, ha risposto ieri sera alle domande sull’indagine che lo vede accusato di turbativa d’asta e falso ideologico per presunti concorsi truccati, durante la trasmissione Cartabianca su Rai3
“Ne ho avuto notizia questa mattina con un avviso di garanzia che mi è stato consegnato quando già su tutti i giornali la notizia era presente questa cosa. Pare debba funzionare così…”, ha detto Galli alla conduttrice Bianca Berlinguer. Galli, diventato uno dei volti più noti tra gli esperti e addetti ai lavori che nei mesi della pandemia sono apparsi regolarmente in televisione, è indagato insieme ad altri 24 accademici e 8 tra ricercatori e scienziati con l’accusa di aver favorito alcuni candidati per l’assegnazione di posti di professore di ruolo.
L’infettivologo, tra i più critici dell’allentamento delle misure restrittive contro Covid-19 nei mesi passati, ha detto di non aver avuto alcun tipo di “avvisaglia”. “I concorsi sarebbero avvenuti nell’arco del 2020 in piena pandemia”, ha detto. “Se il mio rettore conoscesse la sostanza dei problemi capirebbe la mia posizione. Io ho sempre applicato i criteri meritocratici sempre con grande attenzione”, ha aggiunto.