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    Concorso pilotato, l’infettivologo Massimo Galli condannato a un anno e 4 mesi per falso

    Credit: AGF
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 16 Lug. 2024 alle 16:45

    Il noto infettivologo Massimo Galli è stato condannato dal Tribunale di Milano a un anno e 4 mesi per il reato di falso in relazione al presunto condizionamento di un concorso universitario alla Statale di Milano.

    La sentenza è stata pronunciata oggi, martedì 16 luglio. Galli, ex primario dell’ospedale Sacco, ora in pensione, è stato invece assolto dall’accuse di turbativa d’asta.

    Il professore è accusato di aver favorito l’assegnazione di un posto da professore associato al suo ex collaboratore Agostino Riva, il quale è stato assolto “perché il fatto non sussiste” in merito al reato di turbativa d’asta e “per non aver commesso il fatto” per l’accusa di falso.

    Il concorso su cui si imperniava il processo risale all’aprile 2020: in palio c’era un posto da professore di seconda fascia in Malattie cutanee, infettive e dell’apparato digerente.

    Basandosi su alcune intercettazioni telefoniche, la Procura di Milano sostiene che Galli si sarebbe adoperato per favorire il suo collaboratore svantaggiando l’unico altro candidato in lizza, Massimo Puoti dell’ospedale Niguarda.

    L’infettivologo – divenuto celebre per le sue presenze in tv durante i mesi del Covid-19 – è stato condannato per falso perché avrebbe alterato un verbale datato 14 febbraio 2020.

    Accuse che il professore ha sempre respinto e che continua a respingere anche oggi dopo il verdetto. “È una sentenza, il mio punto di vista è diverso e porterò avanti in appello le mie convinzioni. Sono assolutamente sereno”, ha commentato Galli, che ha già annunciato ricorso in appello.

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