Come usare correttamente tutti i tipi di mascherine: la guida anti-contagio
Non tutte le mascherine sono uguali e, in un momento in cui questi dispositivi – preziosi nella lotta alla diffusione del Coronavirus – sono presenti in quantità scarsa, è importante utilizzarle e sceglierle a seconda delle priorità. Inoltre, non sempre l’uso di un certo tipo di mascherina è adatto per tutti i cittadini, e il rischio è quello di fare peggio. Ad indicare come orientarsi allora per scegliere la mascherina più adatta è un vademecum redatto da Assoforma, agenzia di formazione accreditata presso la Regione Piemonte.
La guida chiarisce, ad esempio, che l’uso delle mascherine FFP3 e FFp2 con valvola è sconsigliata – poiché dalla valvola fuoriescono le esalazioni, il che equivale a diffondere il possibile contagio – alla popolazione, alle forze dell’ordine che sono costrette ad un contatto ravvicinato tra colleghi, ai lavoratori che si trovano in tutti i reparti di alimentari o banchi del fresco o negli uffici aperti al pubblico.
Al contrario, le mascherine FFP3 e FFp2 con valvola devono essere utilizzate negli ospedali, in particolare nei reparti di Terapia Intensiva e Infettivologia, e dai soccorritori di 118 e Croce Rossa. Infatti queste categorie avranno contatti con persone o pazienti contagiati e devono fare sforzi e tenerle a tempo. Le mascherine senza valvola devono essere appannaggio delle forze dell’ordine, ma devono essere usate solo ed esclusivamente per interventi di emergenza o interventi in assistenza ai soccorritori, insieme a occhiali e guanti monouso.
I cittadini, gli addetti alla vendita e chi lavora in uffici aperti al pubblico, infine, devono utilizzare mascherine senza valvola o chirurgiche o, anche, quelle fatte in casa con tessuti pesanti che assorbano l’esalazione e l’umidità trattenendola e non rilasciandola. Qui invece le indicazioni dell’Istituto superiore di Sanità sul corretto utilizzo dei guanti.
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