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    Non solo mascherina: ecco cosa serve per poter uscire di casa dal 4 maggio

    Di Lara Tomasetta
    Pubblicato il 24 Apr. 2020 alle 09:40 Aggiornato il 25 Apr. 2020 alle 08:14

    Mascherina, gel e guanti: il kit per poter tornare a uscire dal 4 maggio

    Il 4 maggio sarà la data in cui le misure di quarantena inizieranno a essere allentate. Si potrà uscire, mantenendo sempre la distanza di sicurezza, si potrà incontrare di nuovo gli amici e i parenti, uno alla volta però, si potrà tornare a camminare nei parchi e qualcuno potrà tornare a lavoro. Non sarà un ritorno alla normalità, molti nostri gesti saranno ancora influenzati dal virus.

    Indossare le mascherine e i guanti, pulire le mani con il gel, saranno gesti che entreranno di forza nella nostra routine quotidiana. Come orientarsi nella scelta e nell’uso dei dispositivi obbligatori quando si uscirà di casa? Per le mascherine è stato chiarito bene quali sono le differenze tra i vari tipi in commercio.

    I Dpi in commercio, di qualunque tipo o categoria, devono presentare la marcatura CE. Il campo “protezione delle vie respiratorie da rischio biologico” è regolato dalla norma europea UNIEN149 che classifica i dispositivi in FFP1, FFP2, FFP3, dove FF significa Semimaschera Filtrante. Le mascherine consigliate per chi si deve proteggere dal virus sono di classe FFP2 o FFP3, che hanno un’efficienza filtrante del 92 per cento e 98 per cento. Sono indicate per medici e sanitari che lavorano a stretto contatto con i malati di Covid-19 e ai familiari che li assistono, sono “sprecate” se utilizzate dalle persone infette e sono efficaci solo se indossate con una precisa procedura che viene insegnata.

    Non sono consigliate a bambini o persone con la barba o gli occhiali, a causa dell’impossibilità di una perfetta aderenza al viso. Analoghe a queste, sono le maschere in elastomeri o tecnopolimeri dotate di filtro sostituibile P2 o P3: hanno il vantaggio di una migliore tenuta sul viso, ma il loro peso è maggiore. Le FFP1 hanno un’efficienza filtrante del 78 per cento e sono insufficienti per proteggere dal virus.

    La mascherina va indossata toccandola solo dagli elastici, dopo aver lavato le mani con un disinfettante a base di alcol o con acqua e sapone. Per smaltirla, invece, si chiude in una busta e si getta nell’indifferenziata. Poi, ci si deterge di nuovo. La monouso chirurgica (come le altre) può essere riusata, se sanificata. Per farlo, si adagia su una superficie sterilizzata, si spruzza su entrambe i lati una soluzione con alcol al 70% e si attende che questa evapori. Le altre protezioni vanno anche immerse nel vapore con una temperatura di almeno 60°, come quella del ferro da stiro.

    Per i guanti sappiamo che in commercio ne esistono sia in lattice che in nitrile. I guanti vanno indossati nei luoghi a rischio, dai mezzi pubblici ai supermercati, per il tempo strettamente necessario. Per toglierli, si tirano dal polsino capovolgendoli.

    Infine, un buon gel igienizzante, in commercio anche a 3 euro, deve avere dal 60 all’80 per cento di alcol etilico ed evaporare velocemente. Va applicato con moderazione, versando una piccola noce di gel sul palmo, massaggiando le mani fino a distribuirlo su tutta la superficie e aspettando che si asciughi.

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