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    Come sta Martina Voce, la 21enne italiana colpita con 30 coltellate dal suo ex a Oslo

    Credit: Instagram
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 23 Dic. 2024 alle 11:48

    Martina Voce, studentessa fiorentina di 21 anni che vive e lavora a Oslo da alcuni anni, è ricoverata in gravissime condizioni in un ospedale della capitale norvegese dopo che il suo ex fidanzato, Mohit Kumar, 20 anni, informatico di origine indiane, ha tentato di ucciderla a coltellate. La ragazza non sarebbe comunque in pericolo di vita.

    Voce lavora come store manager in un negozio di prodotti gastronomici italiani nel centro commerciale Vulkan, a Grünerlkka, quartiere centrale di Oslo. Lo scorso 20 dicembre era al lavoro, quando, intorno a mezzogiorno, Kumar è entrato nell’esercizio armato di un coltello da cucina e, senza dire una parola, si è scagliato contro di lei sferrandole circa trenta coltellate, di cui almeno una alla gola.

    Le grida della 21enne hanno richiamato due colleghi di lavoro, che sono subito intervenuti in suo soccorso. Nella colluttazione, uno dei due è riuscito a disarmare l’aggressore e lo ha accoltellato: l’ex fidanzato della ragazza è ora ricoverato in ospedale in coma farmacologico, piantonato dalle forze dell’ordine con l’accusa di tentato omicidio.

    Voce, ricoverata nel reparto di rianimazione di un ospedale di Oslo, ha già subito due interventi chirurgici, uno dei quali, durato sette ore, ha riguardato una lesione dietro l’orecchio sinistro della giovane, che ha intaccato la giugulare. “È in terapia intensiva, intubata ma sotto controllo. Dovrà affrontare tante altre operazioni, speriamo che ce la faccia”, ha fatto sapere suo padre, Carlo Voce, avvocato noto a Firenze.

    La 21enne si era trasferita a Oslo a metà 2022 per frequentare un master in informatica. Secondo quanto ricostruito, Martina e Mohit Kumar hanno avuto una relazione durata circa due anni, finita lo scorso settembre per volere della ragazza italiana. Dopodiché lui avrebbe iniziato a stalkerizzarla, tempestandola di chiamate e messaggi.

    Secondo il padre della giovane la “causa scatenante” del tentato femminicidio potrebbe esser stata la decisione di sua figlia di rientrare in Italia per le feste da sola. Carlo Voce ha affermato che “tutte le persone” che hanno conosciuto Kumar “non avrebbero mai detto che era una persona aggressiva”.

    La Procura di Roma, competente per i fatti che coinvolgono gli italiani fuori dal territorio nazionale, ha aperto un fascicolo d’inchiesta sul caso.

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