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    Dopo aver salvato il suo territorio dall’incendio, muore d’infarto il sindaco sardo Mario Fadda

    Mario Fadda

    "Fino a ieri è stato in prima linea tra le fiamme"

    Di Veronica Di Benedetto Montaccini
    Pubblicato il 30 Lug. 2019 alle 16:45 Aggiornato il 30 Lug. 2019 alle 16:45

    Sindaco Mario fadda morto subito dopo gli incendi in Sardegna

    Un sindaco è morto a sole 24 ore dagli incendi che hanno messo in ginocchio la Sardegna. Mario Fadda, sindaco di Maracalagonis in provincia di Cagliari, dopo essere intervenuto per cercare di fermare il rogo che stava bruciando perimetro del suo paese, ha avuto un malore fulminante nella mattina del 30 luglio.

    Fino a ieri il primo cittadino si trovava in prima linea per le operazioni di bonifica dalle fiamme, dopo che il rogo aveva costretto nei giorni scorsi a far evacuare una serie di abitazioni per precauzione. “Fino a ieri si buttava in mezzo al fuoco per salvare il suo territorio”, dicono gli abitanti del paesino sardo.

    Sindaco morto, chi era Mario Fadda

    Mario Fadda era un esponente di spicco dell’Udc Sardegna.

    Nato a Maracalagonis, Fadda aveva 63 anni e era funzionario della Regione ed ha ricoperto gli incarichi di consigliere regionale e provinciale a Cagliari. Si è sentito male quando si trovava nella sua abitazione ma è deceduto quasi sul colpo.

    La dinamica dell’incendio

    Ma cosa sta succedendo nel sud della Sardegna? Un vasto incendio si è propagato domenica in provincia di Cagliari, costringendo alcune persone a lasciare le proprie case. Le fiamme sono cominciate a divampare verso le 15 del pomeriggio nelle vicinanze della statale 125, nel Comune di Maracalagonis, nei pressi del litorale che porta a Villasimius.

    Il rogo è scoppiato in aperta campagna e si è velocemente propagato a causa del maestrale. Il vento che ha continuato a soffiare per ore in molte zone della Sardegna ha alimentato i fuochi, che hanno devastato un ampio territorio fra Maracalagonis, Burcei e Quartucciu. Alcune abitazioni sono state evacuate per ragioni di sicurezza.

    Sul posto sono intervenute le squadre dei vigili del fuoco, il Corpo forestale, la Protezione civile e numerosi volontari. Sono stati utilizzati anche quattro Canadair e cinque elicotteri della flotta regionale per domare i roghi.

    Un secondo incendio ha anche interessato la zona di Olbia, ma è stato prontamente circoscritto e soffocato. A quanto informano i quotidiani locali, non si sono registrati danni a abitazioni.

    È invece andata a fuoco una vasta porzione di macchia mediterranea, alberi e stoppie. L’incendio ha prodotto una nube di fumo visibile anche a distanza, fin dalle spiagge di Quartu. Le fiamme sono invece arrivate alla zona di Piscina Nuxedda.

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