È stata ridotta a 14 anni e 8 mesi la pena nei confronti di Lorenzo Marinelli e Daniel Bazzano, i due protagonisti del raid che portò al ferimento di Manuel Bortuzzo, giovane nuotatore 21enne che la notte tra il 2 e il 3 febbraio 2019 è stato colpito da un proiettile di pistola sparato dai due malviventi all’Axa, zona residenziale nel quadrante sud di Roma. Proiettile che ha cambiato per sempre la vita del ragazzo, aspirante atleta olimpico che ha perso l’uso delle gambe.
Secondo i giudici della Corte d’Appello di Roma la sparatoria in cui è rimasto vittima Bortuzzo, colpito mentre si trovava davanti a un distributore di sigarette al termine di una serata passata in un pub di piazza Eschilo, fu un raid premeditato, un’azione pensata per uccidere. Nel corso del processo di secondo grado, quindi, è stato accolto l’impianto accusatorio della procura generale, ma i giudici hanno fatto cadere nei confronti di Marinelli e Bazzano, reoconfessi dell’aggressione, l’accusa di tentato omicidio ai danni di Martina, la ragazza che si trovava con Bortuzzo la notte della sparatoria.
“Ho sentito Manuel e la sua famiglia che hanno accettato serenamente la decisione dei giudici, senza nessuna polemica. Dal canto mio è una sentenza che rispetto ma che non condivido, attendo di leggere le motivazioni”, ha commentato il legale di Bortuzzo Massimo Ciardullo. Nei confronti di Marinelli e Bazzano, già processati lo scorso anno con il rito abbreviato, l’accusa è stata riformulata in tentato omicidio premeditato e porto, detenzione e ricettazione d’arma da fuoco. I due spararono “per attività ritorsiva e dimostrativa dopo una rissa avvenuta presso il locale” dove si trovava anche Bortuzzo a trascorrere la sua serata.