Manuel Bortuzzo: “Da Alex Zanardi ho imparato a cercare un dono nella tragedia”
“Alex Zanardi si riprenderà la vita con la stessa fame di prima, anzi di più, se il fisico glielo permetterà. Perché lui è così”. Manuel Bortuzzo, il nuotatore di Treviso rimasto paralizzato da tre colpi di pistola alla schiena alla periferia di Roma per uno scambio di persona, commenta così in un’intervista a Repubblica la situazione di Alex Zanardi, il campione rimasto coinvolto in un grave incidente stradale in provincia di Siena durante una gara di handbike.
Alla domanda su come si ricomincia dopo le grandi tragedie, Manuel Bortuzzo risponde: “Da vivi, cioè da persone fortunate, come dice sempre Alex. E io sono d’accordo: chi attraversa tragedie come le nostre, si cerca dentro sempre l’opportunità. Sì, sembra un ossimoro parlare di fortuna, anzi ci prendono un poco per matti, ma la verità è che siamo benedetti a essere qua. Quando rischi di non avere più niente, quello che hai diventa tutto di guadagnato, un dono, altre possibilità e bellezza. Sperando che vada tutto per il verso giusto, Alex avrà tutto da riguadagnarsi ancora, ancora una volta”.
“Zanardi mi ha mandato un messaggio”, racconta Manuel Bortuzzo riferendosi al momento in cui ha avuto l’incidente. “Io ci sono, mi ha scritto, dandomi incoraggiamento e forza”, ricorda. “Diceva che avrebbe avuto piacere a incontrami privatamente, senza clamori e senza telecamere, solo per fare quattro chiacchiere e stare con me. Poi purtroppo non ci siamo riusciti, ma lo aspetto. Il fatto curioso è che io lo vedo tutti i giorni: c’è un murale gigantesco col suo volto nella rotonda dove passo sempre vicino casa a Roma. È bellissimo, e ogni giorno vedo un uomo grande”.
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