Roberto Vecchioni è scoppiato in lacrime davanti al video delle cariche e delle manganellate della polizia contro il corteo pro-Palestina organizzato dagli studenti delle scuole superiori a Pisa lo scorso 23 febbraio. “Sono cose che non possono succedere”, ha detto il cantautore, ospite fisso del programma “In altre parole” condotto su La7 da Massimo Gramellini.
“Non sono cose da vedere. Si devono vedere, ma sono cose che non possono succedere. Non devono succedere. Noi non siamo così”, ha detto Vecchioni, visibilmente emozionato dalle immagini degli agenti che colpivano i manifestanti, per lo più minorenni.
La polizia ha caricato i dimostranti presenti ai cortei pro Palestina del 23 febbraio a Firenze e a Pisa. Nel capoluogo regionale toscano gli agenti si sono scontrati con i manifestanti nei pressi del consolato americano. Anche nella città che ospita la celebre Torre, gli agenti hanno caricato il corteo studentesco pro-Palestina: i poliziotti schierati a protezione di uno degli accessi a piazza dei Cavalieri hanno disperso a colpi di manganello gli studenti, per lo più minorenni, che stavo cercando di oltrepassare lo sbarramento.
L’episodio ha costretto a intervenire persino il presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ieri ha richiamato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, precisando che “con i ragazzi i manganelli esprimono un fallimento”. Il titolare del Viminale ha risposto questa mattina assicurando che il ministero valuterà “gli eccessi” e annunciando che riferirà in Parlamento come chiesto dalle opposizioni.