Makkox, disegno sul presidente di Confindustria Lombardia dopo l’intervista a TPI
Dopo l’intervista al presidente di Confindustria Lombardia, Marco Bonometti, pubblicata ieri da TPI, stamattina sulle pagine de Il Foglio è stato pubblicato un nuovo disegno del celebre vignettista Makkox che ha per protagonista proprio il numero uno degli industriali lombardi e le sue dichiarazioni al nostro giornale. “Per fortuna che ci opponemmo a dichiarare zona rossa – si legge nel testo della vignetta di Makkox – altrimenti oggi chi produrrebbe le bombole e le mascherine necessarie per l’esplosione dei contagi dovuti al fatto che noi ci opponemmo a dichiarare zona rossa… Spè, posso ridirla?”.
La vignetta di @makkox di oggi. Qui tutte le altre realizzate per Il Foglio ➡ https://t.co/XQNHrf2Wow pic.twitter.com/oc4TXamDvn
— Il Foglio (@ilfoglio_it) April 8, 2020
A Francesca Nava, il presidente di Confindustria Lombardia – a proposito della mancata chiusura di Alzano Lombardo e Nembro, su cui TPI ha condotto un’approfondita inchiesta (qui la ricostruzione completa della vicenda) – ha dichiarato: “Per fortuna che non abbiamo fermato le attività essenziali, perché sennò i morti sarebbero aumentati. Faccio un esempio: il problema dell’ossigeno, il problema delle aziende farmaceutiche, che stanno lavorando a pieno ritmo. Lo sbaglio è stato di non considerare nel codice Ateco anche le filiere dei servizi essenziali. Io ho sempre sostenuto che bisognava salvaguardare le vite umane e dall’altra parte salvaguardare la produzione essenziale, che permetteva di dare il sostentamento di salute e sicurezza ai cittadini. La verità è che buona parte di questa classe politica è incompetente. Basti pensare che per fare gli acquisti ci sono ancora le gare. Bisognava fare come prima cosa un commissario con pieni poteri”.
Poi, Bonometti ha aggiunto: “Ci siamo confrontati, ma non si potevano fare zone rosse. Non si poteva fermare la produzione. Le faccio un esempio: se oggi la Dalmine non lavorasse, io ho insistito per tenerla aperta, le bombole per l’ossigeno non ci sarebbero. Ma le bombole per l’ossigeno sono una filiera che parte dall’acciaio, alla calandratura, dalla saldatura, alla meccanica. Per fortuna che sono rimaste aperte certe attività. Se non ci fossero state le imprese aperte con l’utilizzo e lo sfruttamento dell’ossigeno che diamo agli ospedali, la gente sarebbe morta”. E’ proprio su quest’ultima dichiarazione che Makkox, vedendo nel discorso di Bonometti un controsenso, ha concentrato il suo disegno di oggi su Il Foglio.