Tre speleologi erano rimasti bloccati ieri, sabato 5 luglio, nella grotta di Risorgenza a Roccamorice, alle falde della Maiella pescarese. Due di loro – un 31enne di Genga (Ancona) e un 36enne di Pianella (Pescara) – sono stati tratti in salvo dal 118 e sarebbero in buone condizioni di salute. Nella notte tra sabato e domenica è stato recuperato il corpo senza vita del terzo speleologo. Il Soccorso Alpino e Speleologico, dopo aver individuato il corpo dell’escursionista già da ore, ha dovuto aspettare che il livello dell’acqua nella grotta calasse e poi ha potuto recuperare il cadavere di Alessio Carullo, 42 anni, di Arielli in provincia di Chieti. L’uomo era geologo dello Speleo Club di Chieti.
L’acqua nella cavità è stata drenata dai Vigili del Fuoco tramite delle idrovore. L’operazione è iniziata attorno alle 16 di ieri e viste le condizioni meteo e la natura del terreno ha richiesto molte ore. Il corpo sarà trasportato lungo uno stretto sentiero fino alla vicina strada e consegnato alle autorità. A lanciare l’allarme, ieri nel pomeriggio, un uomo e una donna che erano all’esterno cavità naturale e che si erano subito accorti che c’era stata una piena.