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    Madre difende il compagno che ha pestato la figlia: “È la mia vita. Sta male, non lo abbandono”

    Sara e federico Zeoli. Credit: Facebook

    Sara prende le difese di Federico Zeoli, arrestato il 14 febbraio con l'accusa di tentato omicidio per l'aggressione alla piccola di 22 mesi, figlia della donna

    Di Cristiana Mastronicola
    Pubblicato il 16 Feb. 2019 alle 12:00 Aggiornato il 16 Feb. 2019 alle 12:05

    Madre della neonata pestata dal compagno lo difende – La madre della piccola di 22 mesi brutalmente aggredita dal compagno parla per la prima volta dopo il ricovero della figlia e l’arresto dell’uomo. Raggiunta dal quotidiano romano Il Messaggero, Sara spende parole d’amore per Federico Zeoli, il 25enne che ha quasi ridotto in fin di vita una delle sue gemelline, di meno di due anni.

    “So cosa penseranno tutti di me, ma lui è la mia vita”. Queste le parole pronunciate dalla madre della bambina, all’indomani del terribile episodio di violenza, consumatosi alle porte di Roma, nella cittadina di Genzano, il 14 febbraio. Nonostante la brutalità dell’uomo, lei, Sara, ammette di non voler lasciare Zeoli.

    “Lo amo, ma non so se riesco a perdonarlo. So cosa penseranno tutti di me, che sono una madre disgraziata, ma lui è la mia vita, è giusto che si trovi in carcere e paghi ma devono aiutarlo, perché è malato e non vuole prendere le medicine, e io comunque non lo abbandono”, riferisce la donna ai giornalisti.

    Sara è la madre della bambina di 22 mesi picchiata dal suo compagno, il 24enne Federico Zeoli. La bambina è stata ricoverata in gravi condizioni, e al momento le sue condizioni stanno lentamente migliorando, a quanto riferito dall’Ospedale Bambino Gesù di Roma. Il Messaggero ha raggiunto Sara, che ha ammesso di voler continuare a stare con lui, nonostante le sue azioni: ha bisogno di aiuto, e non vuole lasciarlo solo. Al momento, le figlie – avute in una precedente relazione – sono sotto le attenzioni degli assistenti sociali.

    LEGGI ANCHE: Neonata pestata brutalmente dal compagno della madre: “Piangeva troppo, è stato un raptus”

    Il ragazzo, secondo quanto raccontato dalla donna, sarebbe malato. I due stanno insieme da pochissimo e subito hanno deciso di andare a convivere. Lei, disoccupata, riesce ad arrivare a fine mese grazie alla pensione del padre.

    “Sua madre mi ha spiegato che lui è malato, ha una specie di schizofrenia”, racconta la ragazza. “Lo conosco solo da due mesi, dovevamo sposarci ad Aprile. Si arrabbia spesso, sbotta, poi si sente ma io non mi arrabbio, lo lascio sfogare. Non ha mai alzato le mani su di noi, a parte qualche sculacciata o rimprovero”, continua la madre della bimba.

    Non teme la violenza di Federico Zeoli, la donna, ma quella del suo ex, il padre delle sue gemelline: “Ora ho paura del mio ex, un pregiudicato. Mi ha preso a coltellate, è violento e vuole le mie bambine. Vive a Roma ed è arrabbiatissimo. Non le vede da 4 mesi, sono terrorizzata”.

    Intanto le condizioni della piccola migliorano. La bimba è ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma. I medici hanno riscontrato sul corpicino della piccola i segni palesi della violenza: morsi e graffi, oltre a escoriazioni meno recenti che farebbero pensare ad altri episodi di violenze.

    Lui, intanto, dopo l’aggressione si sarebbe giustificato affermando che la bambina stesse piangendo troppo: “È stato un raptus”.

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