“Sua madre è morta”, le dicono dalla casa di riposo, ma quando la figlia arriva alle camere mortuarie trova un’altra anziana nella bara. Uno scambio di persona doloroso e inaccettabile. Alla Rsa Don Guido Tronzano di Torrazza Piemonte, gestita da 3Amilano, hanno aperto un’indagine interna, ma intanto alla casa funeraria di San Mauro, dove era stata portata, l’anziana, sono intervenuti anche i carabinieri. “Li abbiamo chiamati noi quando ci siamo resi conto di non conoscere la donna nella bara con i vestiti di mia madre”, ha raccontato la figlia che vive a Torino. “La vicenda è così assurda che ho pensato di essere la vittima di uno scherzo”.
Tutto, secondo quanto riporta La Repubblica, è iniziato nella giornata di domenica scorsa: “Mia mamma ha 101 anni, era stata trasferita lì venerdì, dimessa dal Maria Vittoria dopo un intervento al femore. Domenica hanno chiamato dicendo che era mancata. A mio fratello, che quel giorno era andato a portarle delle cose, non l’hanno fatta vedere”. Una volta ricevuta la notizia la figlia ha contattato l’agenzia di pompe funebri e organizzato il trasferimento alla casa funeraria. La signora ha tre figli, molti nipoti e la mattina di ferragosto si sono presentati in otto per vegliarla. “Ma quella nella bara non era mamma, nemmeno la morte avrebbe potuto cambiarle i lineamenti in quel modo – ha raccontato la figlia -. Le ho guardato i piedi per avere conferma. Le manca un’unghia e invece, quella povera signora le aveva tutte. Poi il nipote è andato a Torrazza: ha chiamato poco dopo dicendo che la nonna era lì, viva”.
La famiglia quindi, di fronte al quel cadavere sconosciuto, ha chiesto aiuto ai carabinieri che si sono presentati anche alla casa di risposo perché a quel punto era diventato necessario anche riconoscere ufficialmente la “mamma” mai morta. Così hanno accertato lo scambio di persona: la defunta era in realtà la compagna di stanza della centenaria. “Mentre eravamo lì è arrivato anche il figlio della signora che non sapeva niente del decesso della madre, l’ho incontrato nel cortile che aspettava di vederla, ma lei non era più lì ovviamente”. Soltanto la coincidenza di ferragosto ha fatto in modo che le pratiche fossero rallentate, ” altrimenti il certificato di morte di mia madre sarebbe stato trasmesso all’Inps e alla banca bloccando subito conti e pensione”. La signora non sa di essere morta per 24 ore e probabilmente non lo saprà mai. “Non è più in condizioni di capirlo, e in fondo, è meglio così. Per noi è stato uno shock e lo sarebbe stato anche per lei”.
Intanto da 3AMIlano sono arrivate le scuse alle due famiglie coinvolte dall’equivoco. “Un errore umano – chiarisce il direttore generale Mario Modolo – uno scambio involontario di nominativi fra un’ospite deceduta e la sua vicina di letto nel momento della registrazione del decesso. Intendiamo individuare il responsabile e adottare delle misure severe nei suoi confronti. Non vogliamo che questo genere di errori accadano ancora”.