Madre malata di tumore e in fin di vita: l’ex marito le impedisce di vedere il figlio da più di un anno
Da più di un anno le viene impedito di riabbracciare il figlio, nonostante abbia sempre meno tempo a disposizione. Una donna malata di tumore si è rivolta al tribunale per poter rivedere il figlio di 12 anni, affidato all’ex marito dopo il peggioramento delle sue condizioni.
L’uomo, da cui la 47enne si era separata denunciandolo per maltrattamenti, avrebbe dovuto portare il ragazzo a vedere la madre una volta al mese, ma l’appuntamento non viene rispettato da gennaio 2022. Il caso, che ha interessato anche il ministero della Giustizia, è stato portato all’attenzione del tribunale di Trani, il quale si è riservato una decisione. Nel frattempo la donna, un’insegnante di Frosinone, è tornata nella sua abitazione dopo un ricovero in una struttura specializzata per malati oncologici, per essere sottoposta alle cure palliative. Al suo fianco è rimasta la figlia di 17 anni, mentre il fratello più piccolo rimane con il padre, un medico di Trani da cui la donna si è separata dopo aver denunciato una lunga serie di violenze psicologiche.
L’uomo, che è stato rinviato a giudizio per maltrattamenti, avrebbe sottoposto la moglie a continue vessazioni, negandole la possibilità di usare elettrodomestici e connettersi a internet, oltre a denigrarla per le sue origini umili. Nonostante le disponibilità economiche, avrebbe costretto la famiglia a vivere in un immobile fatiscente e impediva ai due bambini di vedere i nonni materni. Ad assisterla nella separazione, il centro antiviolenza ciociaro “Fammi rinascere”, che ha aiutato la donna anche nell’ultimo ricorso al tribunale di Trani, a cui gli avvocati Andreina Ciotoli e Francesca Ruggeri si sono rivolti per chiedere di far rispettare gli accordi presi per le visite del minore. Dopo l’udienza negli scorsi giorni, il giudice si è riservato la decisione. “In oltre 30 anni di carriera non mi è mai capitato niente del genere. Nessuno ha avuto pietà di questa donna che sta morendo”, ha detto l’avvocata Andreina Ciotoli a Il Messaggero.
Il caso è stato al centro di un’interpellanza della deputata del Partito democratico Maria Cecilia Guerra. Nella sua risposta, il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove, si è limitato ad affermare che, sentito il tribunale di Trani, “il regime di visita tra la madre e il figlio è stato disciplinato tenendo conto della distanza geografica, delle condizioni di salute della madre al fine di garantire, comunque, il superiore interesse del minore a mantenere significativi rapporti con entrambi i genitori”.