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    M5S, Crimi sfida Grillo: avvia il voto per il direttivo su SkyVote e non su Rousseau

    Il fondatore del Movimento 5 Stelle Beppe Grillo e il capo politico Vito Crimi
    Di Giulio Alibrandi
    Pubblicato il 2 Lug. 2021 alle 08:43 Aggiornato il 2 Lug. 2021 alle 10:52

    M5S, Crimi sfida Grillo: avvia il voto per il direttivo su SkyVote e non su Rousseau

    Il capo politico del Movimento 5 Stelle Vito Crimi ha avviato le procedure per eleggere un comitato direttivo usando però una nuova piattaforma di voto e non Rousseau, come invece aveva chiesto negli scorsi giorni il fondatore del M5S, Beppe Grillo, a seguito dello scontro con l’ex presidente del Consiglio Giuseppe Conte.

    “Cari iscritti, come richiesto dal Garante, Beppe Grillo, è indetta la votazione per il Comitato Direttivo del Movimento 5 Stelle”, così recita la nota pubblicata sul web che ne ricorda anche il ruolo di “capo politico del Movimento 5 stelle”, ufficializzando il passaggio formale anticipato ieri via mail al comico genovese.

    “Nei prossimi giorni saranno pubblicate le modalità e i tempi di presentazione delle candidature attraverso la nuova piattaforma di gestione degli iscritti e le date di svolgimento delle votazioni sulla nuova piattaforma di voto”, si legge sul sito del Movimento che analogamente riporta il regolamento con i requisiti richiesti ai candidati.

    In una mail inviata ieri, giovedì 1° luglio, Crimi aveva comunicato a Grillo di aver dato inizio ai preparativi per tenere le votazioni del comitato direttivo che dovrebbe guidare il Movimento dopo la rottura tra il fondatore e Conte sulla bozza del nuovo statuto, individuando modalità e tempistiche per la presentazione delle candidature, per le verifiche dei requisiti e per lo svolgimento del voto.

    A differenza di quanto chiesto dal comico, Crimi ha scelto di utilizzare SkyVote, una piattaforma di voto elettronico sviluppata dalla società italiana Multicast, che il Movimento aveva scelto nelle scorse settimane per sostituire Rousseau. Mercoledì, il reggente 5 Stelle aveva spiegato di essere contrario a tenere il voto sulla piattaforma sviluppata dalla Casaleggio Associati in quanto Rousseau “è inibita al trattamento dei dati degli iscritti” e “violerebbe quanto disposto dal Garante della Privacy”.

    Grillo aveva invece risposto in un altro post pubblicato su Facebook che Rousseau può trattare i dati “in caso di esplicite e specifiche richieste” del Movimento, affermando che la consultazione sulla piattaforma di Casaleggio è “l’unico modo per rispettare lo statuto attualmente vigente ed evitare più che probabili ricorsi per l’annullamento del voto”.

    “Nel caso, invece, in cui decidessi di utilizzare subito la nuova piattaforma, sarai ritenuto direttamente e personalmente responsabile per ogni conseguenza dannosa dovesse occorrere al MoVimento (azioni di annullamento voto, azioni risarcitorie …) per le scelte contrarie allo statuto che dovessi operare”, aveva ribadito Grillo, che vorrebbe tenere su Rousseau due votazioni, per eleggere il Comitato direttivo e modificare lo statuto.

    Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, citando fonti del M5S, la votazione per il nuovo direttivo non si terrà prima di 15 giorni.

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