Luxottica e Fameccanica (Gruppo Angelini) annunciano oggi l’avvio stabile e su larga scala della produzione di mascherine chirurgiche e la consegna del primo lotto di oltre 3,5 milioni di dispositivi per la prevenzione del COVID-19, nell’ambito del piano di approvvigionamento interno varato a maggio dal Governo italiano e coordinato dal Commissario Straordinario per l’Emergenza Domenico Arcuri.
Per rispondere in modo adeguato e nei tempi previsti alla chiamata del Governo, Luxottica ha convertito temporaneamente il PalaLuxottica – polo di aggregazione e di eventi socioculturali per il territorio prima della pandemia, a ridosso della storica sede del Gruppo ad Agordo (BL), ai piedi delle Dolomiti – in avamposto tecnologicamente avanzato per la produzione di mascherine, a beneficio della collettività.
All’interno del sito sono state installate e avviate quattro speciali linee produttive completamente automatizzate, progettate e realizzate in tempi record e su commissione del Governo e del Commissario Arcuri dalla sede italiana del Gruppo Fameccanica. Le macchine garantiscono la più elevata velocità produttiva oggi sul mercato e la necessaria flessibilità nell’utilizzo di diversi set up di materiali.
Il nuovo polo produttivo temporaneo Luxottica sarà in funzione anche di notte per tutta la durata dell’emergenza, per garantire la massima produzione giornaliera, fino a circa 3 milioni di mascherine. Nell’impianto saranno impegnate a turno circa cento persone per garantire il corretto funzionamento dei processi e il necessario controllo qualità. Per permettere l’installazione e l’ottimizzazione dei complessi macchinari nel minor tempo possibile e completare gli iter autorizzativi e certificatori, due squadre di tecnici specializzati delle due società hanno lavorato per due mesi senza sosta, identificando necessità e soluzioni in strettissima collaborazione e sotto la supervisione della struttura del Commissario Arcuri. Le linee produrranno mascherine integralmente studiate dall’equipe del Commissario, già autorizzate dall’Istituto Superiore di Sanità in accordo con il Decreto Legge 27 marzo 2020 e successive modifiche, con la massima efficienza resa possibile dalle strutture Luxottica.
L’approvvigionamento della materia prima sarà assicurato da speciali accordi di fornitura sottoscritti dal Governo. Luxottica garantisce invece, con il supporto tecnico di Fameccanica e sotto la supervisione delle strutture governative, la manutenzione e la corretta gestione del ciclo produttivo, e i servizi di logistica per consegnare i lotti di prodotto finito alle strutture centrali coordinate dal Commissario Straordinario.
“L’accordo con Luxottica e Fameccanica per rendere il nostro Paese sempre più autonomo nella produzione delle mascherine chirurgiche è un esempio virtuoso della collaborazione tra imprese private e istituzioni pubbliche in un momento così delicato della vita del Paese. L’Italia, all’inizio della pandemia, aveva una produzione pressoché nulla di mascherine. Oggi siamo praticamente all’autosufficienza. Da lunedì saremo l’unico paese al mondo a distribuire gratuitamente 11 milioni di mascherine al giorno nelle scuole”, commenta il Commissario Straordinario per l’Emergenza COVID-19 Domenico Arcuri.
“Luxottica si è impegnata sin dall’inizio della pandemia per proteggere la salute e la sicurezza delle sue persone e comunità. In questo contesto, abbiamo aderito alla richiesta di supporto da parte delle istituzioni italiane preposte a coordinare la risposta nazionale all’emergenza. Siamo orgogliosi dei risultati sinora ottenuti e in particolare la nostra unità di produzione di mascherine è stata in grado di consegnare già i primi 3,5 milioni di dispositivi alla struttura del Commissario Straordinario. Il nostro è un piccolo, concreto contributo che messo insieme a quello di tanti altri potrà fare la differenza nella ripresa del nostro Paese”, commenta Francesco Milleri, Vice Presidente e Amministratore Delegato di Luxottica.
“In Fameccanica ci siamo attivati immediatamente con la progettazione di queste innovative linee produttive, messe subito a disposizione delle autorità preposte alla gestione dell’emergenza COVID-19 per consentire una maggiore e più veloce produzione di dispositivi di protezione. Il progetto, fortemente voluto dai nostri azionisti e reso possibile grazie alla totale dedizione del team dedicato, ha comportato, visti i tempi così brevi, un grande impegno umano, industriale e tecnologico. Ci auguriamo che il nostro contributo possa agevolare il rientro nei luoghi di lavoro e studio consentendo di affrontare con maggiori risorse le sfide presenti e future”, commenta Alessandro Bulfon, direttore generale di Fameccanica.