Si chiama Luis Fernando Ruggieri la vittima dell’accoltellamento di ieri sera al centro commerciale di Assago, alle porte di Milano. L’uomo, di origini boliviane, aveva 47 anni ed era un dipendente della catena Carrefour. Ad ucciderlo è stato Andrea Tombolini, un 46enne con problemi psichici, che ha creato il panico accoltellando sei persone, tra i quali purtroppo una, Luis, ha perso la vita. L’aggressore appena dieci giorni fa aveva richiesto l’intervento dei sanitari perché si era auto inferto alcune ferite al volto prendendosi a pugni.
Il coltello con il quale il boliviano è stato ucciso era stato recuperato proprio all’interno del supermercato dove lavorava Ruggieri. L’uomo è morto durante la corsa in ambulanza per raggiungere l’ospedale. Luis era arrivato nel colosso francese della grande distribuzione solo da tre anni, dopo una lunga carriera in Esselunga, come si evince dal suo profilo Linkedin. “Rifornisco il reparto scatolame, drogheria, grocery, profumeria con l’ausilio di transpallet e muletti elettrici – si legge -. Mi interessa imparare ogni tipo di prodotto e tecniche aziendali di rifornimento, di gestione degli stock di magazzino, del riordino”.
Una carriera ultraventennale nei supermercati. Ha svolto la mansione di assistente alle vendite, di vice responsabile, di addetto di magazzino e di cassiere. Da circa tre anni era al Carrefour di Assago. Tra le sue esperienze anche Auchan, Amazon, Eurospin. Luis aveva studiato al liceo scientifico Piero Bottoni. La laurea era arrivata solo più tardi, approfittando della pausa forzata del lockdown, in Scienze biologiche. “Per non sprecare il tempo in attesa di un lavoro nel periodo del lockdown – spiegava – ho ricominciato a studiare. Per interesse privato, in futuro vedremo”.