Un rapporto complicato e una separazione difficile. La vicenda risale al 2018 e riguarda una coppia di Rimini.
Il marito le chiede di fare sesso in continuazione e la moglie non riesce più a sopportare le sue richieste assidue. Un’insofferenza crescente che culmina quando lo vede praticare atti di autoerotismo anche quando la figlia piccola è in casa. La donna, allora, decide che quel matrimonio non può più andare avanti e chiede la separazione, che il marito non accetta ed allora il rapporto si inasprisce e diventa sempre più conflittuale, scrive il Corriere di Romagna.
Marito e moglie hanno avviato una battaglia legale, in cui la presunta vittima, la donna, ha accusato il consorte di averla maltrattata al fine di ottenere sesso. Ma il giudice, non ha avallato le tesi accusatorie e cancellato tutto, assolvendo in formula piena l’imprenditore riminese, il marito, perché il fatto non sussiste.
Per l’uomo è stata la «fine di una sofferenza», perché da sempre dichiaratosi innocente, aveva respinto ogni accusa ed atteso la fine del processo, in cui è stato assolto.