“Sono scossa. Non ho dormito. Continuo a ripensare a quanto mi è accaduto, ma anche al trauma subito dai miei alunni”: Lucia Celotto, insegnante del Liceo classico Plinio Seniore di Castellammare di Stabia, racconta l’aggressione subita a scuola da parte della madre di una sua studentessa. La donna, che insegna inglese da 34 anni, è stata raggiunta in classe mercoledì mattina: “Sono stata picchiata – racconta – i miei occhiali si sono rotti”.
La donna la accusava “di cose assurde, di avere penalizzato la figlia, favorendo altri”, aggiunge Celotto nel giorno in cui ha deciso di denunciare la sua assalitrice e anche la scuola per non averla tutelata. A far scattare la furia della madre, alcuni voti bassi presi dalla ragazzina. A scuola per la “spedizione punitiva” erano andati in quattro: i due genitori, la nonna e la sorella della studentessa. “Nessuno mi ha aiutato – prosegue il racconto della docente – solo i miei ragazzi mi sono stati accanto. Il collaboratore scolastico al piano non è intervenuto e anche il docente coordinatore responsabile della succursale. Sono andata al pronto soccorso da sola”.
I medici le hanno dato tre giorni di prognosi, ora Celotto è in malattia: “Ma non so se tornerò presto a scuola. Mi sentivo in un ambiente protetto e invece non è stato cosi”. La preside dell’istituto, Fortunata Santaniello, ha dichiarato: “Quando è avvenuta l’aggressione io non c’ero. La famiglia è arrivata perché l’alunna ha detto di non sentirsi bene. Le attenzioni dei collaboratori scolastici erano dirette alla ragazza”. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara si è rivolto direttamente all’insegnante aggredita: “La mia solidarietà alla professoressa Lucia Celotto. Dobbiamo tutti insieme ricostruire un patto educativo che unisca genitori, studenti e docenti”.