Zona rossa in Lombardia, così la Regione ha modificato i dati: il documento
Come anticipato da TPI, la presa di posizione ufficiale da parte dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss) indica in maniera molto chiara una revisione dei dati relativi alla situazione sanitaria in Lombardia, che secondo tale ricostruzione sarebbe da attribuire proprio alle informazioni provenienti dalla Regione.
Oggi, venerdì 22 gennaio 2021, è emerso che la Lombardia è stata per una settimana in zona rossa a causa di un errore sui dati forniti, sulla cui responsabilità è in atto un rimbalzo sull’asse Milano-Roma.
Un documento dell’Iss mette nero su bianco, peraltro, che è stata la Regione a rettificare i dati da lei stessa forniti. Lo stesso titolo del documento è molto indicativo, in quanto parla di “implicazioni della nuova disponibilità di dati notificati dalla Regione Lombardia” [Qui il documento integrale].
All’interno del documento viene illustrata con dovizia di particolari la situazione che, appunto, non giustificava l’adozione della zona rossa. Il documento usa termini tecnici e toni molto soft (e anche questo era stato anticipato dal nostro precedente articolo), senza attaccare direttamente Regione Lombardia.
Tuttavia, la polemica viene accesa dal consigliere regionale del Pd Pietro Bussolati, che è anche membro della segreteria nazionale di Nicola Zingaretti, il quale afferma a TPI: “A pagare sono i commercianti e gli artigiani lombardi. Fontana si dimetta, questa è la goccia che fa traboccare il vaso. A questo punto è chiaro che prevediamo una class action”.
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