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    Incendiata due volte, la libreria Pecora Elettrica di Centocelle verrà gestita dalla Regione Lazio: “Patrimonio salvato”

    La Pecora Elettrica dopo il primo incendio, nell'aprile 2019
    Di Carmelo Leo
    Pubblicato il 10 Giu. 2020 alle 14:50 Aggiornato il 11 Giu. 2020 alle 11:04

    Roma, libreria Pecora Elettrica Centocelle è salva: gestita da Regione Lazio

    Alla fine il quartiere di Centocelle, nel manifestare tutto il proprio sdegno per le due volte in cui La Pecora Elettrica è stata incendiata, ha avuto ragione: il progetto culturale della libreria-caffetteria dichiaratamente antifascista di Roma risorge sempre. E’ notizia di oggi, infatti, che dopo l’estate i locali de La Pecora Elettrica verranno gestiti dalla Regione Lazio, che trasformerà l’ex libreria in un polo culturale, mantenendo quindi il ruolo di punto di riferimento dell’intero quartiere.

    “La pecora elettrica non riaprirà”, hanno specificato tuttavia i proprietari in un post Facebook. “La Regione Lazio oggi ha reso noto per mezzo stampa che prenderà in gestione il locale che ha ospitato La pecora elettrica e incaricherà LAZIOcrea SpA di avviare un’attività che mantenga la vocazione culturale del luogo. E’ necessario specificare, per evitare malintesi, che noi gestori de La pecora elettrica, per nostra insindacabile scelta, non entreremo a far parte di questo progetto, pur riconoscendo l’importanza di un intervento istituzionale nel contesto che si è venuto a creare”.

    A dicembre 2019, un mese dopo il secondo incendio che aveva colpito la libreria (tra l’altro, proprio il giorno prima della sua riapertura dopo il primo rogo, quello del 25 aprile 2019), i gestori del locale in via delle Palme 158 avevano dichiarato che non avrebbero mai più riaperto. “Non viviamo questa scelta – avevano scritto su Facebook Danilo Ruggeri e Alessandra Artusi – come una sconfitta: il lavoro svolto, di cui siamo molto orgogliosi, in due anni e mezzo di apertura, ha messo in moto energie nuove e nuove progettualità che non andranno disperse”.

    Avevano ragione: su richiesta del governatore Nicola Zingaretti, la giunta ha deciso di assegnare alla società regionale Laziocrea la gestione del locale. Gli spazi che erano de La Pecora Elettrica ospiteranno ancora una libreria, che potrà essere utilizzata anche come sala per il coworking e per conferenze, spettacoli dal vivo e altri eventi. Ci sarà ancora la caffetteria, che però sarà affidata a una ditta esterna tramite una gara d’appalto.

    “Non potevamo accettare il vuoto lasciato dalla Pecora Elettrica – ha dichiarato Zingaretti – e dopo la serie di attacchi violenti alla libreria e ad altri esercizi commerciali a Centocelle (anche la Pinseria Cento55 e il Baraka bistrot, a pochi metri dalla libreria, sono stati dati alle fiamme, ndr), abbiamo destinato risorse a locali vittime di minacce da parte della criminalità e siamo stati i primi in Italia a farlo. Ora aprirà un nuovo spazio sociale e culturale proprio dove si trovava la libreria. Oggi ancora più di prima, dopo la tempesta Coronavirus e il rischio di nuove solitudini e povertà, Roma ha bisogno di ripartire con nuove energie, spazi sociali e culturali”.

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