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    La ‘nduja diventa un “bagaglio a mano”: sì al trasporto in aereo

    Di Antonio Scali
    Pubblicato il 11 Mar. 2024 alle 20:04 Aggiornato il 12 Mar. 2024 alle 09:16

    La ‘nduja, uno dei simboli della tradizione gastronomica calabrese, potrà essere trasportata nei bagagli a mano dai passeggeri in partenza dagli aeroporti di Lamezia Terme, Reggio Calabria e Crotone. Il provvedimento è stato preso da Sacal, dopo il via libera arrivato dall’Enac, e autorizza quindi il trasporto di un prodotto tipico e apprezzato dai turisti di tutto il mondo. Il tipico insaccato calabrese piccante era trasportabile solamente in stiva perché classificato tra gli alimenti potenzialmente pericolosi data la sua composizione di liquidi e solidi.

    Bisogna però sottolineare che si potrà trasportare la ‘nduja solo se ci si imbarca in uno degli aeroporti del territorio calabrese. “La ’nduja è un insaccato spalmabile tipico calabrese, inserito nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani, il quale per sua natura non cambia forma, pur presentando una consistenza non solida – si legge nella richiesta che è stata avanzata – Al fine di salvaguardare il turismo, la promozione dell’immagine della Regione Calabria, nonché la tipicità dei prodotti locali, questa Direzione chiede di impartire le disposizioni necessarie affinché la ’nduja, in partenza dagli aeroporti calabresi, sia ammessa al trasporto nel bagaglio”.

    Dopo la risposta affermativa da parte di Enac, Sacal ha impartito le disposizioni necessarie ai responsabili dei controlli e delle forze dell’ordine, per fare in modo che la ’nduja in partenza dai tre aeroporti calabresi sia ammessa anche al trasporto nel bagaglio a mano.

    “Ci è sembrato legittimo fare questa richiesta ad Enac – dice l’amministratore unico di Sacal, Marco Franchini – perché si trattava di una normativa che stava procurando conseguenze negative in termini di immagine e spreco alimentare. Ci siamo resi conto che questa diposizione costringeva infatti tanti calabresi e turisti a lasciare il prodotto agli imbarchi”. “Questa battaglia vinta, che somiglia un po’ a quella avvenuta a Genova per il ‘pesto’ di qualche anno fa, possiamo definirla come un’iniziativa di buonsenso e di successo che unisce la promozione del territorio alla soddisfazione di tutti i nostri passeggeri”, ha concluso.

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