Kimberly Bonvissuto, nuovo appello dei genitori della 20enne scomparsa da sei giorni. “Siamo terrorizzati”
Continuano le ricerche di Kimberly Bonvissuto, la 20enne scomparsa sei giorni fa dopo aver lasciato la sua abitazione di Busto Arsizio, in provincia di Varese. Il cellulare è risultato da subito spento, nonostante la giovane fosse uscita con un caricabatterie e non si sono registrati contatti con familiari o amici. Inutili, finora, i ripetuti appelli dei genitori.
Prima di uscire di casa lo scorso lunedì 20 novembre, aveva detto alla madre che si sarebbe incontrata con la cugina. In realtà, come chiarito da quest’ultima, si sarebbe dovuta vedere con un ragazzo, che la cugina ha detto di non sapere chi fosse. La giovane non ha portato con sé vestiti, spazzolini e altri oggetti che avrebbero potuto far pensare a un allontanamento volontario. Indossava una tuta di colore grigio e un giubbotto invernale. Finora sono state vane le ricerche con un elicottero e tramite la mappatura dei movimenti rilevati dalle celle agganciate dal cellulare.
“Ancora nessuna notizia. Come ieri, come l’altro ieri. È una settimana che siamo in queste condizioni. Senza sapere, con la paura, la preoccupazione di non sapere dove sia Kimberly, di non sapere come stia mia figlia”, ha dichiarato la madre Graziana Tuccio. “Siamo terrorizzati: Kimberly non si era mai allontanata senza farci più avere sue notizie”, ha aggiunto. “Contattate il 112 se pensate di averla vista”.