Killer Napoli – Due persone sono state fermate la mattina del 10 maggio 2019 in relazione alla sparatoria avvenuta una settimana prima in piazza Nazionale a Napoli e in cui è rimasta gravemente ferita una bambina di 4 anni.
Si tratta di Armando Del Re [qui il suo profilo] e di suo fratello Antonio.
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Le indagini hanno portato al fermo del presunto responsabile della sparatoria e di un secondo uomo accusato di aver offerto protezione a chi ha aperto il fuoco in centro città.
Come detto, nella sparatoria è rimasta coinvolta anche una bambina di 4 anni che è stata ricoverata in gravi condizioni in ospedale, ma il vero obiettivo era il pregiudicato Salvatore Nurcaro, anche lui in codice rosso. Tra i feriti anche la nonna della bambina.
La conferenza stampa – “Sono stati fermati i fratelli Del Re perché indiziati del tentato omicidio di Nucaro e della piccola Noemi. L’operazione svolta dai Carabinieri e Guardia di Finanza e Questura di Napoli”, ha spiegato il procuratore nel corso della conferenza stampa che ha seguito il fermo.
“Armando Del Re, esecutore materiale della sparatoria, è stato fermato a Siena, Antonio del Re invece a Nola”.
Le indagini – Le forze dell’ordine hanno immediatamente avviato le indagini per risalire all’identità dell’uomo che ha aperto il fuoco a Napoli. L’8 maggio l’uomo era stato identificato già l’8 maggio grazie alle telecamere di videosorveglianza.
Noemi – Nella sparatoria è rimasta gravemente ferita Noemi, una bambina di 4 anni che si trovava in piazza Nazionale con la nonna quando Del Re ha aperto il fuoco contro Nucaro.
La bambina è stata ricoverata in codice rosso e le sue condizioni continuano ad essere critiche, anche se, come si legge nel bollettino medico pubblicato il 9 maggio, vi è un “lieve e graduale miglioramento della funzione respiratoria” di Noemi. (Qui le ultime news sulle condizioni di Noemi)
La reazione dei cittadini – L’ennesima sparatoria avvenuta in centro e in pieno giorno ha scatenato la reazione dei cittadini di Napoli, stanchi del clima di insicurezza e dello strapotere della mafia in città.
Il 5 maggio sono stati centinaia di cittadini che hanno deciso di manifestare contro la camorra sfilando per le strade di Napoli contro la camorra. A protestate anche Antonio Piccirillo, figlio di un boss della città che ha alzato la voce contro le sparatorie tra clan che continuano a insanguinare il centro storico della città [chi è Antonio Piccirillo].