Leggi TPI direttamente dalla nostra app: facile, veloce e senza pubblicità
Installa
Menu
  • Cronaca
  • Home » Cronaca

    Kata scomparsa, il nonno in Perù chiama il padre: “È già qui, l’hanno presa per errore”

    Di Giovanni Macchi
    Pubblicato il 15 Ago. 2023 alle 13:54 Aggiornato il 15 Ago. 2023 alle 13:56

    Il mistero di Kata, la bambina di origine peruviana scomparsa a Firenze due mesi fa, non ha ancora soluzione. Le indagini, al momento, non hanno avuto successo e sono diverse le piste che gli investigatori continuano a seguire. Tra queste, anche quella della vendetta o del ricatto ai familiari, implicati direttamente nella vicenda dell’ex hotel Astor, al centro di un racket di affitti illegali. Nelle scorse ore però è arrivata una notizia dal Perù. Il nonno paterno, detenuto nel Paese americano, secondo quanto riporta La Repubblica, avrebbe telefonato al figlio: “È già qui in Perù, ci penso io. Sta bene, l’hanno rapita per errore”, avrebbe detto l’uomo.

    Nel corso delle varie settimane sono state diverse le piste false che hanno portato fuori strada gli inquirenti nel caso di Kata. Per questo motivo, si procede con cautela anche su quest’ultimo sviluppo. La telefonata del nonno però, sembra avere basi solide. Sono in corso contatti con le autorità peruviane per cercare di cogliere anche una minima conferma, che possa dirottare le indagini in Perù.

    “Sento che mia figlia è ancora viva – ha detto nei giorni scorsi la mamma di Kata – e chiedo di farci sapere perché hanno preso nostra figlia. Abbiamo detto tutta la verità, abbiamo lasciato i cellulari ai carabinieri, di più non possiamo fare, voglio sapere perché hanno preso mia figlia. Faccio tante ipotesi – ha aggiunto – ma non posso credere che per un litigio abbiano preso una bambina”. Il padre di Kata ha poi aggiunto di non aver “mai avuto un problema così grave da giustificare che prendessero mia figlia, ho avuto dei piccoli problemi, nessuno è perfetto, ma ne ho subito parlato ai carabinieri, e niente è così grave da giustificare questo”.

    Leggi l'articolo originale su TPI.it
    Mostra tutto
    Exit mobile version