Juventus, il Tar dà ragione agli ex dirigenti: punto a favore del club bianconero nel processo plusvalenze
La Juventus incassa un primo successo nella difesa dalle accuse della giustizia ordinaria e sportiva. Il Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio ha accolto il ricorso degli ex dirigenti Federico Cherubini e Fabio Paratici obbligando la Covisoc e la procura della Figc a consegnare una lettera con i chiarimenti su alcune operazioni sospette.
Il documento, a cui finora era stato negato l’accesso, potrebbe anticipare la data in cui la procura federale è venuta a conoscenza di irregolarità riguardo le plusvalenze, che a gennaio aveva portato a una penalizzazione di 15 punti al club bianconero, decisa dalla Corte d’appello federale.
Una novità che potrebbe tradursi nel’annullamento del procedimento sportivo per decorrenza dei termini. Se fosse accolta l’interpretazione dei legali della Juventus, l’inchiesta della procura federale si sarebbe infatti svolta dopo i tempi previsti per la procedura, che ammettono 30 giorni per l’iscrizione della notizia in apposito registro e 60 giorni per le indagini, rendendo inutilizzabili gli atti acquisiti dopo il 14 luglio 2021, alla base della riapertura del procedimento.
il documento, datato 14 aprile 2021, seguiva una richiesta della Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche (Covisoc) di fornire alcune interpretazioni riguardo quello che sarebbe diventato il caso plusvalenze, segnalando alcune “fattispecie per le quali non è agevole apprezzare quali siano i criteri a cui si sono attenuti i contraenti allo scopo di pattuire il relativo prezzo”. In risposta, la procura federale fornì indicazioni sulla “valutazione degli effetti della cessione dei calciatori sui bilanci di alcune società”.
La penalizzazione per il caso plusvalenza sarà presto esaminata dal Collegio di garanzia del Coni, a cui il club ha fatto ricorso. In futuro la Juventus dovrà anche difendersi da altri due filoni emersi dall’inchiesta della procura di Torino, sulle cosiddette “manovre stipendi” e sulle partnership con altre società.